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di Pino Assandrifiori di loto

04/01/2015

JukiBuz, un centro attivo

Si sono spente da poco le luci dei mercatini di Natale, ormai diffusi anche in Italia, in maniera speciale nelle piazze del Südtirol, la Provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige): casette di legno, decorazioni artistiche fatte a mano, speck e pane croccante, mele dai nomi invitanti, profumo di Glühwein e dolci alla cannella. Un’isola felice per chi ama sciare o camminare nella natura e anche un posto speciale per chi ama le storie e i libri per bambini. Un territorio a cui siamo abituati a guardare con un po’ di invidia, dove le scuole sono belle e curate, dotate di biblioteche degne di questo nome, gestite dal bibliotecario scolastico (previsto dalla legge n.17 del 1990). Ma non solo. È un po’ tutto un sistema che scommette sul valore della cultura, sui piccoli musei territoriali, sull’arte, la formazione diffusa. In cui l’offerta culturale per la popolazione è ampia e diversificata, con finanziamenti pubblici e privati e con un’invidiabile rete di fondazioni e istituzioni che operano in modo integrato ed efficace.

JukiBuZ: un centro attivo, aperto al territorio
Un esempio positivo è quello dello “JukiBuZ” di Bolzano: l’acronimo sta per Jugend – und Kinderbuchzentrum (Centro del Libro per Bambini e Ragazzi) che opera nell’ambito del Südtiroler KULTURinstitut, l’istituto di cultura fondato nel 1954 per offrire prima di tutto a scolari e studenti un contatto vivo con la cultura dei Paesi di lingua tedesca.
Il centro ha sede nella “Walther Haus”, nella centralissima piazza Walther a Bolzano e dispone di spazi attrezzati specifici, di una dotazione libraria arricchita ogni anno, di personale competente e motivato. È soprattutto un punto di raccolta e diffusione di idee e iniziative, come ci racconta Claudia Bazzoli, fulcro e motore di JukiBuz, che guida un gruppo di cinque attive collaboratrici.
L’obiettivo principale del Centro è di offrire al lettore un sostegno concreto: proposte, opportunità e materiali che motivino e promuovano la lettura. Non solo auspici e buone intenzioni, ma tanti nuovi libri, esperienze di lettura creativa, laboratori, incontri con autori. Le solite cose, quelle che fanno tutti? Quel che fa la differenza sono la cura e la qualità complessiva della proposta, di un programma ben articolato che si rivolge ai bambini ma anche agli adulti che li accompagnano nella crescita, disposti a condividere insieme esperienze di lettura. Il progetto è sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige e dalla fondazione Stiftung Südtiroler Sparkasse.

Letture e laboratori
Le attività di laboratorio sono assai diversificate, per fasce d’età, temi e parole chiave. Come “Compleanno con i libri” (per bambini dai 4 agli 8 anni), un'occasione di vivere il compleanno giocando con le storie, esprimendo desideri, con attività ludiche ritualizzate, ispirate alla pedagogia montessoriana.
O ai tanti laboratori che abbinano all’ascolto e alla lettura di storie attività creative realizzate con semplici tecniche di pittura o di basteln , pratiche di manualità creativa assai frequenti a scuola e in famiglia, nei Paesi di lingua tedesca. Ad esempio, ”Leone, drago o orso?”, “Storie di mostri” o “Schenk mir Flügel – lass mich fliegen!” che a partire da un albo illustrato invita i bambini a costruire creature che volano.
Negli incontri di lettura e nei laboratori giocano un ruolo importante la lettura ad alta voce dell’adulto e il contatto diretto con i libri, soprattutto con i libri illustrati da sfogliare e scoprire insieme. L’importante è che il libro, nella sua concreta materialità, sia sempre al centro e non diventi mai puro pretesto per attività di animazione. Il Centro propone anche attività all’aperto, letture nella natura, ore del racconto nei parchi, passeggiate letterarie per bambini in città.

E poi ci sono i “Club della lettura”, con l’opportunità per i più grandi di incontrarsi per conoscere e scoprire nuovi libri, poterli sfogliare e “assaggiare” e condividere proprie esperienze di lettura, al di fuori dei compiti scolastici. Il programma, consultabile sul sito del centro va da settembre 2014 a giugno 2015 con un’accurata e accattivante presentazione delle attività, anche di quelle rivolte alle scuole medie e agli adulti , insegnanti e genitori invitati a visitare attivamente le mostre insieme ai bambini.

Libri per le scuole e le famiglie
Il contatto con le scuole dell’infanzia e le scuole primarie è essenziale. Le classi possono prenotarsi per incontri di lettura e laboratori e ricevono ogni anno, la propria “Leselotte”: una borsa di stoffa colorata con i 25 migliori albi illustrati dell’anno, scelti da JukiBuZ. C’è la versione per i bambini di 4-6 anni e quella rivolta a chi frequenta la classe seconda e terza. Avere a disposizione i libri migliori con le ultime novità è importante e il centro offre tale servizio a tutte le scuole del Sudtirolo.
Agli insegnanti delle scuole e agli educatori sono offerte presentazioni delle novità librarie (Achtung Neuerscheinungen), corsi di lettura ad alta voce, incontri con autori ed esperti del mondo della letteratura infantile, mostre mirate del libro. E poi c’è la rivista annuale JUKIBUZZeitung, 48 pagine coloratissime, con tutti i libri delle “Leselotte” e moltissime recensioni di libri per bambini e ragazzi, articoli su temi attuali (ad esempio sui libri illustrati per tutte le età o sugli audiolibri), interviste e interventi di autori ed esperti di lettura.
Tutti i libri presentati sono in lingua tedesca e ciò può apparire strano, a prima vista. Ma Bolzano non è in Italia? Sì, ma il Kulturistitut ha il compito essenziale di promuovere, in questa terra di confine, il contatto e lo scambio con il mondo culturale di lingua tedesca. Resta il valore di un’esperienza di buona pratica che - se pensiamo per un momento al documento “La Buona Scuola” del governo Renzi - appare nettamente in controtendenza. Perché perdere tempo con i libri cartacei? Invece dei libri illustrati di carta, non è meglio regalare subito un tablet che risolve tutti i problemi?

Far conoscere i buoni libri per bambini, proprio quello che manca da noi! Si dirà: è tutto più facile in Alto Adige, con dei numeri così piccoli e con le disponibilità finanziarie di un territorio privilegiato, con statuti autonomi. Certo, ma va ricordato che è sempre una scelta politica e culturale ben precisa quella di assegnare risorse alla cultura con un’attenzione specifica - in questo caso - alla promozione alla lettura. La scommessa di JukiBuZ è quella di investire sui libri e la promozione della lettura infantile, facendola diventare un’esperienza fruibile e attraente. È facile pensare a un albero, che va nutrito e innaffiato alla radici, protetto e curato, per poter dare buoni frutti.

L’albero delle parole
È quel che mostra “L’albero delle stelle”, allestito in piazza Walther per tutto il tempo dell’avvento.
Il motto dell’installazione è “Parole come luci - parole per te”. "All’albero abbiamo appeso delle stelle fatte a mano, ciascuna contenente una citazione, una frase o un verso tratto da un libro per bambini - spiega Claudia Bazzoli- e ogni persona che passa, bambino o adulto, può prenderla e portarla con sé, appendendone un’altra raccolta dalla cesta posta ai piedi dell’albero. Le abbiamo fatte a mano una a una, con non poco lavoro. Ma il pensiero che ciascuno possa proseguire il cammino portando con sé qualcosa di bello, mi scalda il cuore e mi dà gioia”. Dalle sue parole traspare una fiera consapevolezza e una passione da cui farsi contagiare.

Qualche spunto di riflessione
L’esperienza di JukiBuZ non risponde a obiettivi mirabolanti e non promette la luna. Punta su poche cose, semplici, fatte a mano come le stelle dell’albero. È una pratica accessibile a tutti e non c’è bisogno di budget grandiosi. Certo, è difficile realizzare progetti a costo zero. Avere spazi, poter comprare libri e pagare il lavoro di alcune persone è importante. Ma è altrettanto e forse ancora più importante credere in quello che si fa. Come ha scritto Giovanni Solimine “Una scuola in cui non si legge non è una buona scuola" [1] : non si tratta di guardare al passato o di rifiutare le nuove tecnologie! Libro e computer devono andare a braccetto, come nello slogan “Il banco a due piazze” coniato da Franco Frabboni. Il contatto con i libri per bambini, come oggetti da sfogliare, toccare, ascoltare è un’esperienza a cui non si deve rinunciare. JukiBuZ indica una strada, una stella da seguire. Ciascuno, nella propria realtà, può trovare i modi migliori per farlo.

Note

1. Giovanni Solimine, in “Il Pepeverde” n.63 gennaio-marzo 2015 che stigmatizza come nel documento di riforma proposto dal governo “la parola libro è presente una sola volta, mentre non figurano mai i termini lettura e biblioteca, né il verbo leggere.”

 

Per saperne di più


JukiBuz
jukibuz@kulturistitut.org
JukiBuZZeitung 2014

Le immagini sono di Claudia Bazzoli

Di che cosa parliamo

Il loto fa un bellissimo fiore che nasce nel fango, proprio dove uno non se l’aspetta. Anche nella scuola, spesso nei luoghi più impensati, crescono semi buoni che hanno bisogno di essere innaffiati. Nella rubrica si andrà alla scoperta di esperienze educative e didattiche -  non solo all'interno delle scuole -  che vale la pena di conoscere, nate dall’inventiva di  insegnanti, educatori , operatori culturali, animatori.
In primo piano, il mondo delle storie, da leggere e da scrivere, ma anche i laboratori che nascono dalla contaminazione dei linguaggi e delle esperienze. Lo scopo è di mettere in circolo idee, proposte, riflessioni e interrogativi. Per trovare conforto e incoraggiamento nel cammino.

 

L'autore

Ha lavorato a lungo come insegnante e dirigente scolastico, in Italia e all’estero, coordinando attività interculturali e progetti sulla lettura come esperienza cognitiva ed emotiva. Studioso di letteratura ragazzi, ha collaborato con la Jugendbibliothek di Monaco. Scrive per le riviste il Pepeverde (letteratura ragazzi) e Conflitti. È autore di vari testi sulla lettura e la scrittura pubblicati dall’editore Zanichelli.

 

Pino Assandri collabora stabilmente a Il pepeverde. Rivista di letture e letterature per ragazzi