Si sono spente da poco le luci dei mercatini di Natale, ormai diffusi anche in Italia, in maniera speciale nelle piazze del Südtirol, la Provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige): casette di legno, decorazioni artistiche fatte a mano, speck e pane croccante, mele dai nomi invitanti, profumo di Glühwein e dolci alla cannella. Un’isola felice per chi ama sciare o camminare nella natura e anche un posto speciale per chi ama le storie e i libri per bambini. Un territorio a cui siamo abituati a guardare con un po’ di invidia, dove le scuole sono belle e curate, dotate di biblioteche degne di questo nome, gestite dal bibliotecario scolastico (previsto dalla legge n.17 del 1990). Ma non solo. È un po’ tutto un sistema che scommette sul valore della cultura, sui piccoli musei territoriali, sull’arte, la formazione diffusa. In cui l’offerta culturale per la popolazione è ampia e diversificata, con finanziamenti pubblici e privati e con un’invidiabile rete di fondazioni e istituzioni che operano in modo integrato ed efficace.
JukiBuZ: un centro attivo, aperto al territorio
Un esempio positivo è quello dello “JukiBuZ” di Bolzano: l’acronimo sta per Jugend – und Kinderbuchzentrum (Centro del Libro per Bambini e Ragazzi) che opera nell’ambito del Südtiroler KULTURinstitut, l’istituto di cultura fondato nel 1954 per offrire prima di tutto a scolari e studenti un contatto vivo con la cultura dei Paesi di lingua tedesca.
Il centro ha sede nella “Walther Haus”, nella centralissima piazza Walther a Bolzano e dispone di spazi attrezzati specifici, di una dotazione libraria arricchita ogni anno, di personale competente e motivato. È soprattutto un punto di raccolta e diffusione di idee e iniziative, come ci racconta Claudia Bazzoli, fulcro e motore di JukiBuz, che guida un gruppo di cinque attive collaboratrici.
L’obiettivo principale del Centro è di offrire al lettore un sostegno concreto: proposte, opportunità e materiali che motivino e promuovano la lettura. Non solo auspici e buone intenzioni, ma tanti nuovi libri, esperienze di lettura creativa, laboratori, incontri con autori. Le solite cose, quelle che fanno tutti? Quel che fa la differenza sono la cura e la qualità complessiva della proposta, di un programma ben articolato che si rivolge ai bambini ma anche agli adulti che li accompagnano nella crescita, disposti a condividere insieme esperienze di lettura. Il progetto è sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige e dalla fondazione Stiftung Südtiroler Sparkasse.
Letture e laboratori
Le attività di laboratorio sono assai diversificate, per fasce d’età, temi e parole chiave. Come “Compleanno con i libri” (per bambini dai 4 agli 8 anni), un'occasione di vivere il compleanno giocando con le storie, esprimendo desideri, con attività ludiche ritualizzate, ispirate alla pedagogia montessoriana.
O ai tanti laboratori che abbinano all’ascolto e alla lettura di storie attività creative realizzate con semplici tecniche di pittura o di basteln , pratiche di manualità creativa assai frequenti a scuola e in famiglia, nei Paesi di lingua tedesca. Ad esempio, ”Leone, drago o orso?”, “Storie di mostri” o “Schenk mir Flügel – lass mich fliegen!” che a partire da un albo illustrato invita i bambini a costruire creature che volano.
Negli incontri di lettura e nei laboratori giocano un ruolo importante la lettura ad alta voce dell’adulto e il contatto diretto con i libri, soprattutto con i libri illustrati da sfogliare e scoprire insieme. L’importante è che il libro, nella sua concreta materialità, sia sempre al centro e non diventi mai puro pretesto per attività di animazione. Il Centro propone anche attività all’aperto, letture nella natura, ore del racconto nei parchi, passeggiate letterarie per bambini in città.
E poi ci sono i “Club della lettura”, con l’opportunità per i più grandi di incontrarsi per conoscere e scoprire nuovi libri, poterli sfogliare e “assaggiare” e condividere proprie esperienze di lettura, al di fuori dei compiti scolastici. Il programma, consultabile sul sito del centro va da settembre 2014 a giugno 2015 con un’accurata e accattivante presentazione delle attività, anche di quelle rivolte alle scuole medie e agli adulti , insegnanti e genitori invitati a visitare attivamente le mostre insieme ai bambini.
Libri per le scuole e le famiglie
Il contatto con le scuole dell’infanzia e le scuole primarie è essenziale. Le classi possono prenotarsi per incontri di lettura e laboratori e ricevono ogni anno, la propria “Leselotte”: una borsa di stoffa colorata con i 25 migliori albi illustrati dell’anno, scelti da JukiBuZ. C’è la versione per i bambini di 4-6 anni e quella rivolta a chi frequenta la classe seconda e terza. Avere a disposizione i libri migliori con le ultime novità è importante e il centro offre tale servizio a tutte le scuole del Sudtirolo.
Agli insegnanti delle scuole e agli educatori sono offerte presentazioni delle novità librarie (Achtung Neuerscheinungen), corsi di lettura ad alta voce, incontri con autori ed esperti del mondo della letteratura infantile, mostre mirate del libro. E poi c’è la rivista annuale JUKIBUZZeitung, 48 pagine coloratissime, con tutti i libri delle “Leselotte” e moltissime recensioni di libri per bambini e ragazzi, articoli su temi attuali (ad esempio sui libri illustrati per tutte le età o sugli audiolibri), interviste e interventi di autori ed esperti di lettura.
Tutti i libri presentati sono in lingua tedesca e ciò può apparire strano, a prima vista. Ma Bolzano non è in Italia? Sì, ma il Kulturistitut ha il compito essenziale di promuovere, in questa terra di confine, il contatto e lo scambio con il mondo culturale di lingua tedesca. Resta il valore di un’esperienza di buona pratica che - se pensiamo per un momento al documento “La Buona Scuola” del governo Renzi - appare nettamente in controtendenza. Perché perdere tempo con i libri cartacei? Invece dei libri illustrati di carta, non è meglio regalare subito un tablet che risolve tutti i problemi?
Far conoscere i buoni libri per bambini, proprio quello che manca da noi! Si dirà: è tutto più facile in Alto Adige, con dei numeri così piccoli e con le disponibilità finanziarie di un territorio privilegiato, con statuti autonomi. Certo, ma va ricordato che è sempre una scelta politica e culturale ben precisa quella di assegnare risorse alla cultura con un’attenzione specifica - in questo caso - alla promozione alla lettura. La scommessa di JukiBuZ è quella di investire sui libri e la promozione della lettura infantile, facendola diventare un’esperienza fruibile e attraente. È facile pensare a un albero, che va nutrito e innaffiato alla radici, protetto e curato, per poter dare buoni frutti.
L’albero delle parole
È quel che mostra “L’albero delle stelle”, allestito in piazza Walther per tutto il tempo dell’avvento.
Il motto dell’installazione è “Parole come luci - parole per te”. "All’albero abbiamo appeso delle stelle fatte a mano, ciascuna contenente una citazione, una frase o un verso tratto da un libro per bambini - spiega Claudia Bazzoli- e ogni persona che passa, bambino o adulto, può prenderla e portarla con sé, appendendone un’altra raccolta dalla cesta posta ai piedi dell’albero. Le abbiamo fatte a mano una a una, con non poco lavoro. Ma il pensiero che ciascuno possa proseguire il cammino portando con sé qualcosa di bello, mi scalda il cuore e mi dà gioia”. Dalle sue parole traspare una fiera consapevolezza e una passione da cui farsi contagiare.
Qualche spunto di riflessione
L’esperienza di JukiBuZ non risponde a obiettivi mirabolanti e non promette la luna. Punta su poche cose, semplici, fatte a mano come le stelle dell’albero. È una pratica accessibile a tutti e non c’è bisogno di budget grandiosi. Certo, è difficile realizzare progetti a costo zero. Avere spazi, poter comprare libri e pagare il lavoro di alcune persone è importante. Ma è altrettanto e forse ancora più importante credere in quello che si fa. Come ha scritto Giovanni Solimine “Una scuola in cui non si legge non è una buona scuola" [1] : non si tratta di guardare al passato o di rifiutare le nuove tecnologie! Libro e computer devono andare a braccetto, come nello slogan “Il banco a due piazze” coniato da Franco Frabboni. Il contatto con i libri per bambini, come oggetti da sfogliare, toccare, ascoltare è un’esperienza a cui non si deve rinunciare. JukiBuZ indica una strada, una stella da seguire. Ciascuno, nella propria realtà, può trovare i modi migliori per farlo.
1. Giovanni Solimine, in “Il Pepeverde” n.63 gennaio-marzo 2015 che stigmatizza come nel documento di riforma proposto dal governo “la parola libro è presente una sola volta, mentre non figurano mai i termini lettura e biblioteca, né il verbo leggere.”
JukiBuz
jukibuz@kulturistitut.org
JukiBuZZeitung 2014
Le immagini sono di Claudia Bazzoli