In discontinua continuità con il precedente “governo del fare” e i decreti applicativi della legge 107/2015, il “governo del cambiamento” ha emanato le norme e le documentazioni per il nuovo Esame di Stato da applicare a giugno 2019.
Ciò avviene “affinché le Istituzioni scolastiche possano iniziare a lavorare sugli aspetti didattici di loro competenza e a programmare le tappe organizzative dell’esame, tenendo conto della tempistica di adozione dei provvedimenti di spettanza del MIUR, che qui di seguito si specifica”, come recita la circolare di ieri 4 ottobre 2018.
Rileviamo che a detta del Governo è del MIUR saranno sufficienti otto mesi per adeguarsi alle novità e per predisporsi ad attuarle, cosa che a noi sembra semplicemente offensiva e lesiva della dignità dell’intero percorso di studi e del lavoro di studenti e docenti.
Abbiamo aperto uno speciale di analisi e commenti su questi provvedimenti
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