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04/08/2013

Tre percorsi di astronomia...

a cura di insegnare

… come esempi di didattica scientifica fortemente laboratoriale.
Nella sezione “A scuola” mettiamo a disposizione degli abbonati l'esposizione di tre percorsi didattici che presentano forti analogie e qualche significativa differenza.

Si tratta di questi articoli:
Il sole e i punti cardinali, di Chiara Paolizzi: resoconto di una interessante esperienza di lunga e documentata osservazione del moto del sole nel paesaggio circostante, di studio delle ombre e di conseguente costruzione di modelli del sistema solare e di una meridiana orizzontale nel cortile della scuola.
Un percorso di astronomia nella scuola di base di Luigi Tremoloso: dettagliata esposizione delle diverse fasi di progettazione e di realizzazione di strumenti “poveri” per l'osservazione e la misurazione di fenomeni astronomici anche complessi, che esalta la progettualità e il fare consapevoli.
La trama dell'ombra e lo scorrere del tempo, di Fiorella Caputo e Angela Zavaglia: esperienza didattica di costruzione di meridiane rivolta a ordini di scuola diversi che prende spunto dalla conoscenza della storia e dell'evoluzione dello studio degli strumenti solari di misurazione del tempo.

In comune i tre percorsi hanno certamente l'esperienza e la passione delle autrici e dell'autore per il tema generale: l'osservazione della volta celeste, lo spessore storico e scientifico dei nodi affrontati, la potenzialità formativa che hanno i grandi interrogativi sul tempo e sui fenomeni astronomici.

Ma l'aspetto comune che fortemente caratterizza le tre esperienze è la scelta, integrale e coerente, di una didattica laboratoriale, attiva, coinvolgente, che impegna gli allievi in un rapporto stretto e fertile fra interrogativo di tipo scientifico, osservazione e documentazione, progettazione di strumenti, costruzione di oggetti e di concetti... In particolare, il partire dalle domande per andare a cercare le risposte, dotandosi della strumentazione utile per formulare e verificare ipotesi è alla base di questi esempi alti di educazione alle competenze scientifiche con forti implicazioni interdisciplinari.

Tutti e tre i percorsi sono infatti profondamente interdisciplinari, a partire dalle forti e “naturali” connessioni che gli argomenti, tipicamete di confine, mettono in campo fra scienze, geografia e storia. Ma non mancano ovviamente, in particolare nelle attività di costruzione delle meridiane e degli altri orologi solari, i collegamenti con l'educazione all'immagine e all'arte.
Ciascun percorso, poi, accentua e valorizza altre parentele interdisciplinari: educazione tecnica e matematica nell'itinerario didattico di Luigi Tremoloso, educazione linguistica in quello di Chiara Paolizzi, storia e filosofia in quello di Fiorella Caputo e Angela Zavaglia.

Lasciamo ai lettori scoprire invece le differenze fra i tre percorsi, che possono anche caratterizzare ulteriori sperimentazioni che da questi esempi traggano spunto, assecondando di volta in volta esigenze e propensioni specifiche, peculiarità contestuali.

La redazione di insegnare e gli autori dei contributi intendono dedicare la pubblicazione di queste esperienze didattiche al ricordo di Margherita Hack, alla vitalità e alla coerenza civile della donna e all'esempio della studiosa.