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30/05/2017

Contro la "Buona scuola" dallo spot ai Decreti attuativi

a cura di insegnare

 

Non ci venite poi a dire che non ve l'avevamo detto!

In questi anni - che ci separano dallo spot propagandistico con cui l'allora premier annunciava i criteri guida della sua visione della "Buona scuola" -  abbiamo provato in tutti i modi a dire, a spiegare, ad argomentare perché, secondo noi, quella era una pessima idea di scuola che ci avrebbe definitivamente allontanato dalla realizzazione in questo Paese di una scuola pubblica democratica e progressista (sul serio e non a bubbole o specchietti per allodole).

Ora, a decreti applicativi approvati, raccogliamo in questa pagina-riassunto (a partire dal basso) i rimandi a tutto il patrimonio di idee e di proposte che non è stato ascoltato, nella consapevolezza che si apre una nuova stagione: quella della definitiva messa a regime della legge e dei suoi decreti e quindi della convivenza con l'applicazione di questo quadro normativo.

Noi apparteniamo a coloro che pensano che una legge vada rispettata, ma non alla schiera di coloro che,  non condividendola, magari prima la osteggiano e poi, una volta approvata, decidono anche di farsela piacere.
Noi crediamo che se in buona fede e con onestà intellettuale si ritiene che una legge è sbagliata, si ha il dovere civile di continuare a valutarla tale anche dopo che sta sulla Gazzetta Ufficiale. E quindi di lavorare per limitarne i danni e preparare un suo superamento. Non sarà facile, ma è  quello che ricominceremo a fare da settembre 2017, in attesa di tempi migliori per le idee e le pratiche che sorreggono un'altra idea di scuola (e di società).

E nel caso si dovessero avverare alcune delle infauste previsioni che abbiamo spesso ribadito in queste pagine, non veniteci a dire che non ve l'avevamo detto!

 

I Decreti attuativi
ovvero vorrei fare ancor più guai ma non posso

L'insieme dei Decreti suggerisce queste considerazioni complessive:
- quasi tutti (come per altro anche la Legge 107) si aprono con nobili affermazioni di principio, parole e intenti encomiabili, presi (proditoriamente) a prestito dal dibattito e dalle proposte della parte più progressista della scuola italiana;
- spesso a queste buone intenzioni seguono proposte lacunose e contraddittorie, con l'inevitabile corredo dell'idea di spostare le montagne senza oneri per lo Stato; in alcuni casi si registra un effettivo arretramento, come nel caso della delega sullo 0-6 incapace di dare sostanza alle migliori attese sollevate; altre volte le istanze applicative contraddicono palesemente il senso e la direzione delle affermazioni di principio: in tal senso è esemplare e sintomatica la delega sulla valutazione, matrigna di tutte le malefatte di questa lunga stagione di leggi sbagliate sulla scuola;
- infine si ha talvolta la sensazione che accanto alla conferma di ipotesi già avanzate in prima stesura, ci sia stato talvolta un arretramento, una rinuncia a mettere in atto alcuni degli aspetti più pericolosi della ratio della legge 107/2015.
Insomma le cose migliori stanno nelle affermazioni di principio e nella rinuncia ad alcune azioni in totale contraddizione  con quelle. In fondo basterebbe salvare le prime e rinunciare a tutto il resto, magari provando davvero a realizzarle.  Ma non così: questa è una ipotesi di scuola, di istruzione e di educazione asservita a logiche e interessi esterni alla crescita culturale dei cittadini, ovvero al "pieno sviluppo della persona umana" e alla "effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del paese". Ben al di là delle promesse o delle premesse talvolta roboanti!

 
Valutazione e certificazione delle competenze
 

Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato

Testo della Delega
Decreto approvato 

 

Le incoerenze della valutazione secondo Decreto (62/2017), una riflessione di Maurizio Muraglia sul Decreto approvato

 
Sulle novità in arrivo in tema di valutazione , una riflessione di Mario Ambel sul testo della Delega

Sistema integrato 0-6

Schema di decreto legislativo recante istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni

Testo della Delega
Decreto approvato

 

Il Decreto sullo 0-6 fra buone intenzioni dismesse e preoccupazioni non risolte , una riflessione  di Antonella Bruzzo sul decreto approvato

Articoli pubblicati  durante l'iter parlamentare

Sommario  

Interventi di Antonella Bruzzo, Mirella Castagnoli, Nadia Sozzi, Paola Conti, Giuseppe Bagni, Gruppo Infanzia del Cidi Firenze, Annamaria Palmieri

Inclusione scolastica degli studenti con disabilità

Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità

Testo della Delega
Decreto approvato 

L’inclusione degli alunni disabili secondo il Decreto n.66, una riflessione di Alessandra Crescioli sul Decreto approvato.

Articoli pubblicati  durante l'iter parlamentare

L'inclusione è lo sviluppo di tutte le potenzialità di Giuseppe Bagni e Rossanna Nencini
L’insegnante di sostegno nella legge 107 di Alessandra Crescioli
A caldo sul Decreto inclusione, di Angela Caruso

Formazione iniziale e accesso ai ruoli

Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione 

Testo della Delega
Decreto approvato
 

 

Sulla formazione in servizio di Caterina Gammaldi

La formazione iniziale e la soluzione del Governo di Massimo Baldacci

A proposito della formazione iniziale a cura di Gruppo di lavoro "Formazione iniziale"

La formazione degli insegnanti di Luigi Tremoloso

Istruzione professionale

Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale

Testo della Delega
Decreto approvato 

Il Decreto sulla formazione professionale: una occasione persa una analisi  di Giuseppe Bagni sul decreto approvato

Promozione della cultura umanistica

Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività

Testo della Delega
Decreto approvato
 

Il Decreto n. 60 e la cultura "Made in Italy", una analisi  di Rosanna Angelelli sul decreto approvato

Diritto allo studio
Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente
Testo della Delega
Decreto approvato

 

 

   

Scuola italiana all'estero
Disciplina della scuola italiana all'estero
Testo della Delega
Decreto approvato 

    

Interventi di carattere generale pubblicati  durante l'iter parlamentare

Note sui decreti attuativi delle Deleghe di Caterina Gammaldi
Lettera aperta sulle deleghe a cura di Cidi Cosenza 
Tutta un’altra scuola a cura di Rosanna Angelelli
Sui decreti attuativi in generale e su alcuni in particolare di Alba Sasso

 
Il docente secondo Matteo 
ovvero alla corte dei bonus e alla caccia dell'insegnante migliore

Gli interventi su "insegnare"in difesa della dignità della professionalità dei docenti

Il Concorso e la ricerca del Vello d'oro di Giulia Boggio Marzet
La "chiamata per competenze", ovvero la chiamata diretta di Caterina Gammaldi
Per amore e per denaro di M. Gloria Calì
Che resta della figura docente? di Caterina Gammaldi
Il vero volto della "Buona scuola" di Maurizio Berni
Che fare di ciò che resta di Maria Luigia Amoroso e Daniela Casaccia
500 euro: istruzioni per l'uso a cura di insegnare
Caro Mauro, dove sta davvero l'ideologia? di Luigi Tremoloso
Ridare dignità istituzionale alla professione docente di Ermanno Morello
Il Docente secondo Matteo a cura di insegnare
Bisognerebbe chiedersi se ci hanno pensato di Luigi Tremoloso
500 euro: quelli che non ci stanno! a cura di insegnare
500 euro pro capite: che fare? a cura di insegnare
La "Buona scuola" e la professionalità degli insegnanti: problemi e proposte - Parte I -Parte II  di Flavio Pusset
Ragioniamo di valutazione dei docenti di Nicoletta Gazzeri

Noi riteniamo assai poco "educativo" organizzare la scuola sulla base della competizione fra docenti e sulla ricerca degli "insegnanti migliori": competitività, gare, concorsi, premi ci sembrano procedure  e motivazioni lontane da una dimensione autenticamente educativa, che sarebbe meglio promuovesse la collaborazione, il dialogo, lo sforzo e l'impegno condivisi.
Anche le competizioni internazionali sponsorizzate da mecenati ci lasciano un poco perplessi, anche se la scelta degli esempi da proporre alla platea globale appare certamente orientata a valori di solidarietà e lotta alle disuguaglianze. E si tratta comunque di logiche assai lontane dalla ricerca dei docenti da individuare e premiare all'interno della stessa comunità professionale...

 

I candidati del Global Theacher Prize ...

 
La legge 107, detta "Buona scuola"
ovvero la riforma di cui nessuno sentiva il bisogno, tranne chi l'ha voluta

Tutto è cominciato così: con lo spot della lavagnetta  ...

 

Quel video di 17 minuti, 

commento di Luigi Tremoloso al video del Presidente del Consiglio

(in calce una intervista video a Stefano Rodotà)

 

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107

Art. 1 
1. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei  diversi gradi di  istruzione,  per  realizzare  una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e  innovazione  didattica,  di  partecipazione  e  di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire  il  diritto  allo studio, le pari opportunità di successo formativo  e  di  istruzione permanente dei cittadini, la  presente  legge  da'  piena  attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di  cui  all'articolo  21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive  modificazioni,  anche in relazione alla dotazione finanziaria.

Val la pena rileggere più volte questo articolo, chiedendosi: "Davvero?"

 
Tre anni di "editoriali" del Direttore di "insegnare"
contro questa riforma e in difesa della nostra idea di scuola 
La sopravvivenza della scuola  (20.04.2017)
Questo inizio d'anno   (05.10.2016)
Vincere il degrado senza abolirsi  (25.06.2016)
Come fai sbagli  (10.04.2016)
L'anno che verrà ...  (31.12.2015)
Che fare con questa scuola "altra" da noi?   (01.09.2015)
Una riforma contro la scuola   (02.07.2015)
Noi squadristi marziani di una certa età   (01.05.2015)
C'è ben poco da emendare...   (13.04.2015)I
La posizione dell'aggettivo  (13.11.2014)
Quale "buona scuola"  (06.09.2014)
 

 

 

 

 

 

I nostri "speciali"

 

Ciclo di seminari
Tutti i video dei seminari tematici realizzati presso la sede nazionale del Cidi.
(04 - 06. 2017)
 
cave delegamCave delegam
Home page dello speciale work in progress dedicato alla discussione sulle singole Deleghe della Legge 107.
(12.2015 - 05.2017)
 
foggia titolo bisRipensare la scuola
Materiali preparatori, video, report delle sessioni tematiche del convegno nazionale.
(10-11.09.2016)
 
La Buona Scuola e noi ...
Rassegna dei documenti, degli articoli e dei contributi dedicati dal Cidi e da insegnare a che cosa intendiamo noi per "cambiare" la scuola, in ferma opposizione alla legge 107. (10.2014 - 09.2015)
 

Sì, cambiamo la scuola (davvero!) 
Materiali preparatori e documento programmatico del Cidi Torino per una scuola democratica e inclusiva.
(10.2014 - 05.2015)

 

Ci sono due "speciali" che vorremmo realizzare nei prossimi mesi con l' aiuto e la collaborazione dei nostri abbonati e dei nostri lettori

Riguardano:

♦ i compiti di realtà e la certificazione delle competenze  

♦ l'alternanza scuola/lavoro

Si tratta di due aspetti cruciali delle innovazioni introdotte dalla legge 107, sui quali vorremmo approfondire la conoscenza di ciò che accade nelle scuole e la nostra riflessione.

Inviateci commenti, considerazioni e soprattutto il racconto di esperienze.

Scrivete a questo indirizzo mail:
redazioneinsegnare2010@gmail.com 
indicando su quale dei due temi intervenite...

Grazie!

 

Una "scuola buona" è secondo noi una scuola che persegue…

Educazione allo sviluppo umano e alla cittadinanza attiva (per tutti).

Attuazione dell'obbligo scolastico reale fino a 16 anni e sostanziale ridefinizione dei rapporti fra crescita culturale e percorsi professionalizzanti nei percorsi postobbligo.

Autonomia finalizzata alla responsabilità collettiva per il perseguimento del successo formativo nell'ottica della cooperazione fra istituzioni scolastiche

Processi di innovazione e miglioramento centrati sulla qualità della vita scolastica quotidiana, attraverso pratiche didattiche sempre più efficaci e funzionali al progetto educativo per le nuove generazioni.

Didattica centrata sulla costruzione cooperativa dei saperi e sul rinforzo contestuale delle competenze.

Osservazione condivisa dei processi, valutazione fomativa e riconoscimento descrittivo degli esiti raggiunti.

Formazione iniziale e meccanismi di reclutamento fortemente inseriti nel sistema scolastico con un ruolo strategico del rapporto fra università e sistema delle istituzioni scolastiche.

Responsabilità educativa collegiale e diversificazione non competitiva delle figure professionali.

Valutazione di sistema orientata alla ricerca a supporto della rendicontazione sociale e della cogestione territoriale dell'offerta educativa.

Coesistenza civile e perequazioni territoriali per l'integrazione e la valorizzazione delle differenze.

Crescita degli investimenti statali e progetti di finanza etica e sociale con forte ruolo degli Enti locali a difesa della scuola pubblica

A noi sinceramente non sembra che la "buona scuola" vada in questa direzione...