Quando si fa riferimento al tempo, solitamente se ne determinano delle valutazioni quantitative; a vero dire non ci si confronta con una “misura” ma con la sua “costruzione”.

Nel passato l’argomento è stato molto dibattuto e Aristotele afferma che “il tempo è numero di un movimento secondo il prima e il poi, e che è continuo in quanto è proprietà di un continuo, è ormai chiaro” [1]. Contrariamente alla distanza, dato metrico che i nostri occhi e il nostro corpo possono rilevare, lo scorrere del tempo è una costruzione umana. Infatti, la prima è una facoltà comune a quasi tutti gli animali – si pensi all’aquila che esamina con grande precisione il movimento ma non opera una misura temporale.

Il tempo è una convenzione, come la giustizia, la bellezza, la religione; poterlo ricostruire è un’idea che da sempre ha affascinato l’uomo. Così come lo si può misurare con un pendolo o con un orologio, lo si può fare anche attraverso l’osservazione della volta celeste, che rappresenta il primo metodo utilizzato in tutte le civiltà del passato.

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La sperimentazione nella Scuola.
Il progetto formativo multidisciplinare è stato sviluppato in diversi istituti di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado, considerando le diverse esigenze cognitive ed emotive che contraddistinguono allievi di età diversa e avvalendosi di metodologie adeguate ai differenti stili di apprendimento. Infatti, le attività sperimentali sono proponibili a tutti i livelli di scuola, se attuate attraverso l’osservazione di situazioni e fenomeni della vita quotidiana, adeguando alle fasce di età degli allievi gli strumenti che permettono un’attenta valutazione degli aspetti fisici dei fenomeni naturali.