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di Maria Riccarda BignaminiLIBER(a)MENTE

16/05/2017

Per un “ecosistema” della lettura: educare alla lettura tra scuola e extra-scuola

 “Chi oggi non ha accesso alla letteratura, a sua insaputa, è colpito da infermità; quella parte di lui che si chiama discernimento, libertà, è sprofondata in una segreta, eclissata. Leggere, studiare, imparare sono per l’uomo ciò che gli artigli sono per un gatto, le ali per gli uccelli. Noi siamo esseri con il dono del linguaggio ai quali, dalla nascita alla morte, si pone il quesito del nostro senso.”  
Pierre Bergounioux in La letteratura dall’alfabeto, Giannino Stoppani edizioni, 2004.

Per non essere soli

Insegnare ai bambini e ai ragazzia leggere e a discernere è senza dubbio uno dei compiti più importanti della Scuola.
Ma può un singolo insegnante che crede fermamente nell’importanza della lettura e nel suo irrinunciabile valore formativo, fare da solo qualcosa di davvero efficace nella sua classe e nella sua scuola? Può senz’altro provarci, ma il compito è troppo importante per affidarne la responsabilità a una sola persona. Meno che mai oggi, in cui la scuola vive un momento di stanchezza e demotivazione dei docenti, è possibile pensare di agire da soli se si vuole compiere un lavoro efficace, che coinvolga anche i Colleghi e i Dirigenti scolastici.
Educare alla lettura è un impegno di tutti, dentro e fuori la scuola.

Il volontariato, l’entusiasmo e la passione di un individuo non sono sufficienti, come ricorda anche lo scrittore Aidan Chambers [1]  e lasciano, dopo il suo passaggio, il vuoto. Chambers insiste sull’importanza di non “essere soli” nel tentativo di aiutare i ragazzi a diventare lettori. Per questo suggerisce, oltre all’aggiornamento personale, di aiutarsi reciprocamente, di avere incontri periodici con i colleghi, di creare gruppi di lettura con altri insegnanti, di richiedere la formazione in servizio [2].

Mi occupo dal 2001 di biblioteche scolastiche (d’ora in poi BS), create insieme con alcuni colleghi perché nei luoghi dove ho insegnato non c’erano, ma ho sempre pensato che le BS, che pure richiedono grandi sforzi per la loro creazione e mantenimento, pur rivestendo una grande importanza, non siano sufficienti ai fini della formazione del lettore.
Per questo intento occorrono insegnanti formati (in Italia non godiamo del privilegio di avere un docente documentarista/bibliotecario scolastico permanente nelle nostre BS), lettori e conoscitori della letteratura per ragazzi e, all’interno della scuola, un progetto di lettura  portato avanti da un gruppo di lavoro capace da un lato di cogliere i bisogni specifici della scuola, in stretta collaborazione con tutte le discipline e in contesti complessi (presenze multiculturali, disagi nell'apprendimento), dall’altro di promuovere la formazione, di essere un incubatore di eventi, di cogliere e incentivare le proposte che giungono dal territorio o dall’esterno. 

Servirebbe inoltre far parte di una rete di biblioteche scolastiche, purtroppo troppo poche sul territorio nazionale e non omogeneamente distribuite, fatto che significa: non essere soli, condividere non soltanto un catalogo informatizzato, ma problematiche, idee, proposte nell’ottica della costruzione di un curricolo di formazione del lettore che vada dalla scuola dell’infanzia all'Esame di Stato. Partecipare a una rete significa, inoltre, essere presenti sul territorio, avere la possibilità di “farsi sentire”, richiedere spazi per le manifestazioni e talvolta finanziamenti, promuovere momenti di formazione…
La scuola, a queste condizioni, diventerebbe davvero un ecosistema della lettura nel senso più profondo: un ambiente, cioè, in cui gli “organismi” che ci vivono interagiscono tra di loro e con il contesto esterno nell’obiettivo comune di formare dei lettori.

Questa impostazione che può sembrare un po’ utopica, ma che sto di fatto sperimentando ed è a mio avviso sperimentabile da tutte le scuole presenti sul territorio nazionale, consentirebbe di mettere alla prova modalità diverse e nuovi approcci alla lettura all’interno della scuola, di coniugare il piacere di leggere con l’analisi testuale e l’interpretazione (aspetti, nella scuola italiana, spesso contrapposti). Permetterebbe inoltre, attraverso l’apertura al territorio, di superare la  dicotomia fra soggetti, contesti e occasioni che si occupano di competenze linguistiche e letterarie da un lato (la scuola) e chi si occupa di libri e diffusione della lettura dall’altro (l’extra-scuola), facendo sperimentare ai ragazzi competenze diverse.

Esperienze tra scuola ed extra-scuola: leggere da protagonisti 

Vorrei concentrare l’attenzione sul come si potrebbe leggere a scuola in modo un po’ diverso e più attivo rispetto a quello sovente praticato nelle nostre classi, tale da rendere i ragazzi “protagonisti” e da creare un ponte tra scuola ed extra-scuola.
Invece di concentrarsi sull’aspetto individuale della lettura, che si sperimenta per esempio prendendo un libro in prestito dalla biblioteca scolastica, si potrebbero riscoprire e valorizzare gli aspetti sociali della lettura.

L'esperienza del BOOKSOUND, nata nel 2015 , tra Lombardia e Toscana, ma allargatasi in 3 anni a Piemonte,Veneto, Emilia, Lazio, e già descritta in questa rubrica in "Booksound: far sentire la voce dei libri", e quella del BOOKBLOG, nata all’interno del Salone del libro di Torino nel 2010, pur nella loro diversità sottolineano proprio il valore sociale della lettura e mettono in gioco diverse competenze: piacere di leggere, interpretazione, analisi testuale e commento.  Costituiscono inoltre un esempio di superamento della dicotomia cui si accennava sopra coinvolgendo soggetti interni alla scuola e soggetti esterni (enti, associazioni, editori, librerie, biblioteche).
BOOKSOUND, progetto gratuito rivolto agli studenti dagli 8 ai 18 anni recupera l’aspetto della lettura ad alta voce (versione contemporanea del “cerchio del narratore”), dell’interpretazione e della scelta critica delle parti significative di un testo, trasformate in lettura pubblica e in booktrailer/video. Unisce in sinergia una casa editrice, Marcos y Marcos, l’associazione LaAV (lettura ad alta voce), librerie e il mondo della scuola.

Con l’aiuto di un lettore esperto, di una storia e di tecniche specifiche, i ragazzi attivano competenze fondamentali: leggere, interpretare, organizzare, condividere, comunicare. Nella progettazione del BookSound live, la lettura spettacolare e creativa che si svolgerà fuori dalla scuola, tutta la classe è coinvolta. Possono essere creati, a seconda dell’età e delle competenze, gruppi di lavoro con incarichi e responsabilità diverse: Redazione, che sceglie i testi per lo spettacolo; Regia, che studia impostazione, tempi e scaletta; Attori, che si preparano a leggere in pubblico; Logistica, che sceglie luoghi e gestisce materiali; Tecnici del suono; responsabili degli effetti e degli impianti audio; Comunicazione, Grafica e Ufficio stampa, che si occupano della promozione dell’evento nella propria scuola, fra gli amici e sui social network.
Quest’anno il BookSound story, momento conclusivo dell’iniziativa, dopo due anni ad Arezzo sarà a Torino venerdì 19 maggio dalle 11 alle 13, nell’ambito del Salone del libro.
Lettura, acquisizione di competenze, integrazione, cooperazione e condivisione sono la “forza” del progetto BookSound. La visione dei video finalisti (tra booktrailer e bookstory) può dare un’idea efficace di che cosa significhi lavorare su un testo in questo modo! [5]

Nato nel 2010, il BOOKBLOG è il giornale online ideato da Augusta Giovannoli per il settore scuola del Salone, in collaborazione con l’Associazione Fuorilegge, e realizzato da una redazione giornalistica di studenti fra i 12 e i 18 anni (divisi in due gruppi, scuole medie e superiori) che racconta fatti, personaggi, idee, progetti ed eventi del Salone Internazionale del Libro di Torino. Dal 2011 la Redazione si è arricchita della collaborazione con  il quotidiano “La Stampa”: ogni giorno, durante il Salone, i ragazzi hanno l’opportunità di partecipare a una vera e propria riunione di redazione, coordinata da un giornalista del quotidiano, e una selezione degli articoli del blog viene pubblicato sul giornale cartaceo e su un blog gemello dedicato su “La Stampa”. Dal 2012 il blog è diventato attivo e aperto tutto l’anno: i bookbloggers sono chiamati alla cronaca letteraria anche di altri importanti eventi letterari come "Portici di Carta" (la manifestazione che si svolge a Torino in autunno), il Festival della rivista Internazionale a Ferrara, "Pordenone Legge" (dal 2013) e recentemente anche "Dedica Festival" sempre a Pordenone. 

Sulla piattaforma vengono inoltre raccontati progetti speciali realizzati con le scuole, tra cui  "Adotta uno scrittore", "Potere alla parola", il "Salone Off" e il "Salone Off365" o altri progetti importanti come il "Concorso Lingua Madre".

Pur trattandosi di un’esperienza legata a un fenomeno unico a livello nazionale (il Salone Internazionale del libro di Torino), la dinamica partecipativa e l’impostazione di questa iniziativa è assolutamente trasferibile in tante altre realtà: dalla semplice organizzazione dell’incontro con l’autore a scuola alla partecipazione a un festival o iniziativa presente sul proprio territorio o, ancora, all’organizzazione di un evento in collaborazione con associazioni, librerie e biblioteche quando ci sono. Ciò che conta è rendere i ragazzi protagonisti. Nella mia scuola, per esempio, i blogger per il Salone sono scelti dal gruppo dell’Avamposto Fuorilegge, un gruppo di “lettori forti” che si trova mensilmente, si scambia opinioni e consigli di lettura, partecipa ad alcuni eventi cittadini ("Torinochelegge", "Portici di carta") e vive il suo momento clou durante il Salone. Ogni scuola (ma anche una biblioteca di quartiere, una libreria, un adulto motivato…) può creare un Avamposto [3], offrendo così ai partecipanti l’occasione di scambiare le proprie letture e le proprie opinioni sui libri letti e promuovendo la partecipazione a iniziative esterne o addirittura creandone.

Anche in questo caso le competenze messe in campo sono diverse: lettura individuale (a casa), lettura ad alta voce (per condividere la pagine più significative), confronto, impiego di capacità critiche, relazionali (con gli altri e con gli autori), scrittura…
Vedere i blogger in azione, per esempio attraverso il video proposto a conclusione di questo articolo, che riunisce una selezione di videointerviste realizzate al Salone del libro tra il 2010 e il 2016, è un’occasione per capire quanti stimoli possano nascere da un libro e quanto si possa andare lontano, se si riesce a creare uno scambio tra scuola ed extra-scuola. Ed è anche un’occasione, davvero stimolante per i ragazzi, di riflettere sulla lettura e su tutte le sue potenzialità, con chi i libri li scrive, li illustra e ce ne fa dono.

I ragazzi – dice Giusy Marchetta in un’intervista al Bookblog presente nel video – devono superare il pregiudizio verso la lettura e lo faranno se troveranno il libro giusto e qualche adulto o compagno che farà scoprire che nel libro c’è una storia rivolta a loro. E i ragazzi che leggono da protagonisti possono diventare, davvero, dei testimoni convincenti. 

 

 

Video di coproduzione "insegnare" e Salone del libro, realizzato con materiali tratti dall'archivio video di BOOKBLOG  a cura di Simone Foti, Lorenzo Presta (allievi) e Maria Riccarda Bignamini  (Prof) della scuola secondaria di I grado "Caduti di Cefalonia" di Torino, in occasione del convegno Letteratura. Lettura e letteratura da 0 a 19 anni e oltre,  che si è svolto a Palermo nel marzo 2017. Il testo dell'articolo propone una parte dell'intervento di Maria Riccarda Bignamini al convegno.

 

Note

1. Per approfondimenti su Aidan Chambers e sulle sue proposte per “formare lettori” vedi in questa rubrica l’articolo Siamo quello che leggiamo (ottobre 2013).
2.  Vedi “I lettori nascono da altri lettori”, in Aidan Chambers, Il lettore infinito, Equilibri, 2015, pp.184-186.
2. Si segnalano alcuni video finalisti del BookSound story 2016. Quelli di quest’anno sono visionabili sul sito di BookSound : da Booksound story 2016:   Fulmine di Lello Gurrado; da Booksound story 2016, 2° classificato : Alla grande di Cristiano Gavina;  da Booksound story 2016, 1° classificato: La grande battaglia musicale di Carlo Boccadoro; da Booksound story 2016, 6° classificato:  La principessa sposa di William Goldman.
3. Per saperne di più sugli "avamposti" e su come crearne uno  si può consultare il sito Lettori e avamposti fuorilegge.

Di che cosa parliamo

Tra lettura, scuola e cultura
Come leggere e far leggere a scuola, ma soprattutto come creare occasioni per “liberare la mente”, favorendo la ricerca di quei “giardini segreti” dove si costruisce l’identità dell’adolescente?
Di questo si parlerà, prendendo spunto da riflessioni di autori ed educatori, da alcune esperienze realizzate in Italia e all’estero, ma anche da esperienze che, in comune con la lettura, hanno come obiettivo lo sviluppare le capacità critiche ed espressive attraverso attività un tempo possibili negli spazi dilatati della scuola, oggi per lo più scomparsi. 
Lo scopo è  suscitare domande, proporre riflessioni, suggerire materiali per la formazione e l’approfondimento personale e qualche traccia di lavoro, liberamente.

L'autrice

Laureata in Storia del teatro, dal 1986 è docente di ruolo nella Scuola media. In Francia ha conseguito il Dottorato in studi teatrali ed è stata docente ai corsi di Lingua e cultura italiana all’estero. Dal 2001 si occupa di lettura e biblioteche scolastiche; è stata referente di Torinoretelibri. Ha coordinato, organizzato e gestito corsi di aggiornamento relativi alle biblioteche scolastiche. Coordina attualmente il PROGETTO LETTURA della propria scuola e ne cura il sito didattico. È autrice del volume La stanza dei libri. Organizzare e gestire la biblioteca scolastica, 2006, Carocci, Milano.

Siti di riferimento

"Progetto Lettura Caduti" della Sc. Caduti di Cefalonia (curato da m.r.b.)
"Torino Retelibri".