Un laboratorio sullo Stato nazionale per la scuola secondaria di primo grado
Introduzione (metodologica)
L'idea di strutturare un laboratorio di storia, adottando prevalentemente una metodologia di taglio costruttivista, è nata dall'esigenza di riflettere sulla specificità della storia come disciplina di studio in relazione a problematiche cognitive, strategie e abilità di studio messe in atto nei processi di apprendimento.
Nella maggior parte dei manuali, adottati nella scuola secondaria di primo grado, prevale una prospettiva di lettura e di interpretazione della storia come narrazione di una successione di fatti piuttosto che ricostruzione di eventi all'interno di processi che producono trasformazioni a più livelli (livello sociale, politico, economico, culturale). Pertanto l'insegnamento della storia incentrato esclusivamente sui testi scolastici e sulle attività strutturate e semistrutturate a fine capitolo, non sviluppa negli studenti quella conoscenza legata all'applicazione del metodo critico, all'interpretazione dei problemi umani che si struttura attraverso la costruzione graduale dell'oggetto di indagine e la formulazione di ipotesi, argomentazioni e sintesi.
Compito del docente, dunque, è quello di:
Secondo tale prospettiva, un intervento didattico dovrebbe attivare tre steps cognitivi fra loro correlati, in relazione all'apprendimento della storia: