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Un percorso di astronomia nella scuola di base

di Luigi Tremoloso

Un esempio mirabile

Lo studio dell’astronomia si può considerare emblematico del modo di affrontare la formazione scientifica: emblematico per come normalmente viene affrontato e al tempo stesso per le sue implicazioni.

Quattrocento anni fa (per la precisione nel 1610) Galileo pubblica il Sidereus Nuncius, un’opera su uno strumento - il cannocchiale - e sulle osservazioni che esso consentì di fare della Luna e di Giove.
Quel testo è un esempio mirabile di cosa significhi l’osservazione scientifica. Galileo non fa che descrivere la propria esperienza: tratteggia lo strumento e le sue caratteristiche, annota i giorni e le osservazioni che volta a volta realizza, disegna ciò che vede, si pone il problema della misura, riflette sulle possibili interpretazioni…
A quattrocento anni di distanza, se dovessimo valutare cosa ne è di quell’insegnamento, a partire da come solitamente viene proposto lo studio dell’astronomia a scuola – dalla primaria alla secondaria di secondo grado–, avvertiremmo un senso di tradimento totale tanto dello spirito che fa capo alla curiosità di vedere, osservare e interrogarsi, che del metodo, progettazione dell’indagine, descrizione, misura.

[...]

Ripartire dalle domande e… dagli strumenti

Il percorso didattico che qui si propone ha come primo obiettivo quello di ripartire dalle domande, dalla curiosità, dall’osservazione diretta e dalla problematicità delle risposte, dalla necessità e al tempo stesso dalle difficoltà feconde delle misure.
Tuttavia, se questo è l’intento, il primo problema che immediatamente si pone è quello degli strumenti. Quelli che permettono lo studio del cielo (e non solo qualche osservazione episodica) sono costosi e poco utilizzabili. Un telescopio di medio valore a scuola sarebbe una spesa poco produttiva. Quante sarebbero le situazioni, non occasionali, infatti, per osservare il cielo notturno con i ragazzi?
Riflettere sugli strumenti porta a qualche considerazione che mi è suggerita proprio a partire dalla lezione di Galilei che, come sa chi ne ha studiato la vita, teneva particolarmente ai suoi… Li progettava e - in un certo qual senso - li costruiva.

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