Purtroppo non è uno scherzo: si tratta dell'ormai famosa/famigerata esternazione del Ministro Nordio a proposito della "genetica della prepotenza maschile".
Quali risvolti educativi può avere un'affermazione del genere, dato che, secondo noi, esiste una dinamica che potremmo definire "pedagogia istituzionale", che i ministri e le ministre mettono in pratica ogni volta che si esprimono nelle sedi ufficiali?