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Cittadinanza per gli esseri umani

Educazione civica, educazione finanziaria e assicurativa, identità nazionale, cultura del lavoro. Ah sì: c'è anche un agghiacciante "rispetto della donna". Questi i pilastri su cui il governo in carica vuole fondare la scuola che non solo cancella l’impianto degli anni ‘70, ma ignora persino che la Costituzione, scritta dopo il crollo del Fascismo e la conclusione del movimento della Resistenza, è il frutto del pensiero di persone come Piero Calamandrei e Teresa Mattei.

Ci riserviamo un’analisi di dettaglio della dichiarazione sulle nuove linee guida sull'Educazione Civica, che già quando fu reintrodotta ci ha trovato fortemente critici. 
Nel frattempo, ribadiamo che la scuola democratica, come noi l’abbiamo fatta, raccontata e condivisa in questi decenni di vita del C.I.D.I., è la scuola della responsabilità, della conoscenza e della collaborazione, dell’accoglienza e della rimozione di tutti gli ostacoli per lo sviluppo della persona. Ed è la scuola “per” bambin*, ragazz* e giovani adult*, linfa vitale che alimenta la comunità, ad ogni scala la si voglia considerare.

Ricordiamo che nel 2020 sono stati pubblicati i due volumi "Una scuola per la cittadinanza", a cura di M. Ambel, in cui oltre settanta intellettuali, dentro e fuori il C.I.D.I., hanno contribuito a ribadire e approfondire le strutture concrete della scuola democratica.

Tutti i materiali relativi a quella operazione culturale si possono ritrovare qui