Mercoledì 11 febbraio 2015
Campus Einaudi, Lungo Dora Siena 100, Torino
Entriamo nel merito
Cambiare la scuola è indispensabile affinché diventi la scuola dell’emancipazione di ciascuno in un progetto di riscatto sociale la scuola non ostacolo da superare, ma strumento per superare gli ostacoli.
La scuola che ha lo stesso significato per tutti tra i 3 e i 16 anni in cui lo scopo che motiva allo studio è il piacere dell’apprendere e non dosata sul futuro lavorativo.
La scuola dove si va per sviluppare le proprie potenzialità attraverso la cultura non per essere selezionati sulla base di prestazioni
La scuola in cui ognuno è in concorrenza con sé per migliorarsi e in cooperazione con gli altri.
La scuola dove il desiderio di sapere è un obiettivo da sperimentare insieme, dove si salvaguarda la capacità di meravigliarsi e non si rifiuta l’importanza della sfida di crescere.
Sì, allora cambiamo la scuola (davvero!)
Il cambiamento necessario per ottenere questi risultati è un processo da avviare, non una operazione da annunciare e poi da riversare sulla scuola. La scuola può essere cambiata solo da coloro che la abitano e vivono ogni giorno e che oggi chiedono alla politica di assolvere al suo vero compito: garantire le condizioni e le risorse perché questo difficile processo si avvii e realizzi.