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Il profilo di uscita del soggetto competente - n. 3/2011

Questo dossier ...nasce dalla congiunzione fra un ritardo storico da superare e una opportunità contingente, favorita da un idoneo investimento istituzionale in campo educativo.
Il ritardo storico da superare è dare senso e progettualità alla componente
unitaria del biennio e quindi a un innalzamento dell’obbligo scolastico che
non sia pura sanzione normativa, senza adeguati supporti culturali e didattici.
L’opportunità contingente è venuta da un progetto di ricerca e di sperimentazione
inserito in un significativo contesto istituzionale: la Provincia di Bolzano,
impegnata nella implementazione delle normative nazionali sulla scuola secondaria
di II grado, in relazione all’innalzamento dell’obbligo, agli adempimenti
per la certificazione delle competenze e alla revisione dei piani orari e didattici.
Si è così potuto avviare un lavoro di progettazione educativa e di proposta
di innovazione metodologica e didattica inserito in un processo di revisione istituzionale, caratterizzato da forte autonomia territoriale.

Per l’attuazione di questo progetto sono state scelte alcune direttrici di fondo
così riassumibili:
- individuare nelle competenze la scelta decisiva per realizzare una circolarità
virtuosa fra progettualità educativa, attuazione di processi di insegnamentoapprendimento,
verifica e valutazione, certificazione e per favorire una trasformazione
profonda del setting pedagogico e delle metodologie didattiche;
- spostare l’attenzione dal bagaglio di competenze da far acquisire e certificare
all’identità e ai comportamenti attivi del soggetto competente e in quest’ottica
utilizzare il profilo di competenza come criterio-guida per la progettazione e la
certificazione;
- finalizzare il biennio all’acquisizione delle competenze culturali di cittadinanza,
che si possono maturare soltanto nei percorsi scolastici caratterizzati dal
ruolo formativo delle discipline;
- chiedere alle discipline su cui si fonda un progetto unitario di profilo di cittadinanza,
inserendo fra queste certamente la storia, una forte collaborazione e
l’assunzione di criteri progettuali e metodologici comuni;
- attribuire un ruolo determinante alla dimensione trasversale delle competenze,
intesa però non come strumentazione metodologica e comportamentale indipendente
dagli oggetti e dai contesti di sapere e di esperienza in cui matura ma
come dimensione intrinseca e trasferibile della soggettività operativa e critica,
autonoma e responsabile.
[...]

Noi siamo tra coloro che credono che spetti alla scuola e solo alla scuola garantire
a tutti i cittadini di domani, indipendentemente dal lavoro che faranno, le
basi culturali per una cittadinanza attiva e consapevole, autonoma e responsabile.
Qui abbiamo provato a indicare alcune modalità del lavoro che ciò comporta,
fuori e dentro le classi, nella convinzione che, per quanto si tratti di una
finalità difficile da realizzare, sia anche un orizzonte strategico irrinunciabile.
m.a.

Sommario

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