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di Marco Guastavignasopravvivere al 2.0

20/04/2023

#nextTeaching

Stavolta ci siamo superati: nonostante gli ignobili e ingiustificati divieti di matrice post-sovietica imposti dal Garante della Privacy, siamo infatti riusciti a raccogliere dati con buona capacità predittiva del prossimo futuro  e ad avere di conseguenza un saggio della didattica davvero innovativa, ovvero quella che saprà coniugare il digitale con l’artificiale.

Realizzato da un Pioniere ante-litteram, eccolo riprodotto in immagine; lo raggiungerai con un semplice clic e potrai non solo deliziarti, ma avere anche preziose indicazioni per il lavoro di progettazione di ambienti e di selezione di dispositivi a cui starai certamente partecipando in prima persona e con pieno - e giustificato - entusiasmo.

Di che cosa parliamo

La rubrica vuole essere presidio del senso critico, contrastare i diversi elementi della deriva demagogica dell’innovazione tecnologica: pensiero pedagogico unico, marketing concettuale, darwinismo digitale.

L'autore

Insegnante di Scuola secondaria di secondo grado e formatore, si occupa da quasi trent’anni di “nuove” tecnologie e rappresentazioni grafiche della conoscenza. Traccia la sua attività intellettuale in www.noiosito.it.




Fogarolo Flavio, Guastavigna Marco,  Insegnare e imparare con le mappe. Strategie logico-visive per l'organizzazione delle conoscenze, Centro Studi Erickson, 2013

Il volume - dedicato all'uso didattico e educativo delle mappe come strumento in grado di sostenere l'apprendimento attraverso l'organizzazione visiva, logica e funzionale delle proprie conoscenze analizza e confronta i tipi di rappresentazione grafica più efficaci, ciascuno con un diverso modello logico-visivo e con uno scopo cognitivo differente. Nel volume si forniscono inoltre indicazioni operative per migliorare l'efficacia delle mappe come strumento compensativo per gli alunni con difficoltà di apprendimento o inadeguato metodo di studio, nonché per ridurre i rischi sottesi al loro utilizzo come facilitatori (mappe fornite già pronte): banalizzazione dei contenuti, apprendimento meccanico, atteggiamento passivo da parte dello studente.