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di Marco Guastavignasopravvivere al 2.0

20/01/2015

Self-made slave

Qualcuno rubrica la presunta esternazione come -reiterata - leggenda urbana. Bill Gates avrebbe fatte proprie le 11 regole enunciate nel 1996 in  "Dumbing Down our Kids" da Charles J. Sykes, approdato poi nel 2007 addirittura a  50
Qualcun altro ci crede e sollecita la discussione... su Facebook!

E non c'è in realtà nulla di cui stupirsi, considerato come l'immaginario collettivo si rappresenta il fondatore di Microsoft.
Le regole di Sykes auspicano infatti una morale individuale e sociale fondata sull'accettazione della competizione e della gerarchia come componenti assolute e imperscrutabili della struttura in cui i singoli e le comunità si trovano a vivere, apprendere e lavorare. E descrivono pertanto i comportamenti necessari per sopravvivere (e avere eventualmente successo) in un contesto di immutabile darwinismo neoliberista.

Eccole!

“REGOLA 1 - La vita è ingiusta, bisogna abituarsi.

REGOLA 2 - Al mondo non importa granché della vostra autostima. Piuttosto, si aspetta che combiniate qualcosa, prima di poterne gioire voi stessi.

REGOLA 3 - Non si guadagnano 60.000 dollari all’anno appena usciti da scuola. Non ci saranno telefono e auto aziendale per voi, se non ve li sarete guadagnati.

REGOLA 4 - La vostra insegnante è dura con voi? Aspettate di avere un capo.

REGOLA 5 - Lavorare in un fast food non significa 'abbassarsi'. I vostri nonni chiamavano situazioni simili 'opportunità'.

REGOLA 6 - Se fate qualche guaio, non date la colpa ai vostri genitori. Basta piagnucolare, prendetevi le vostre responsabilità e imparate dai vostri errori.

REGOLA 7 - Prima della vostra nascita, i vostri genitori erano molto diversi da come li conoscete. Sono decisamente peggiorati a furia di pagare le vostre bollette, pulire i vostri vestiti e ripetere all’infinito quanto siete bravi e intelligenti. Quindi, prima di diventare vegani e andare a salvare le tartarughe, iniziate a pulire la vostra stanza e mettete in ordine tutto ciò che si trova al suo interno.

REGOLA 8 – A scuola può capitare che vi siano state date delle opportunità all’ultimo minuto per non essere bocciati. Scordatevelo nella vita reale!

REGOLA 9 - La vita non è divisa in quadrimestri, e durante l’estate bisogna darsi da fare quanto in inverno. E sono molto pochi i datori di lavoro disposti ad aiutarvi ad essere assunti: è una vostra responsabilità.

REGOLA 10 – La televisione non è la vita reale. Nella vita reale, le persone lasciano il caffè a metà e vanno a lavorare.

REGOLA 11 - Sii gentile con i secchioni, potrebbe capitarti di lavorare per uno di loro un giorno”.

 

Di che cosa parliamo

La rubrica vuole essere presidio del senso critico, contrastare i diversi elementi della deriva demagogica dell’innovazione tecnologica: pensiero pedagogico unico, marketing concettuale, darwinismo digitale.

L'autore

Insegnante di Scuola secondaria di secondo grado e formatore, si occupa da quasi trent’anni di “nuove” tecnologie e rappresentazioni grafiche della conoscenza. Traccia la sua attività intellettuale in www.noiosito.it.




Fogarolo Flavio, Guastavigna Marco,  Insegnare e imparare con le mappe. Strategie logico-visive per l'organizzazione delle conoscenze, Centro Studi Erickson, 2013

Il volume - dedicato all'uso didattico e educativo delle mappe come strumento in grado di sostenere l'apprendimento attraverso l'organizzazione visiva, logica e funzionale delle proprie conoscenze analizza e confronta i tipi di rappresentazione grafica più efficaci, ciascuno con un diverso modello logico-visivo e con uno scopo cognitivo differente. Nel volume si forniscono inoltre indicazioni operative per migliorare l'efficacia delle mappe come strumento compensativo per gli alunni con difficoltà di apprendimento o inadeguato metodo di studio, nonché per ridurre i rischi sottesi al loro utilizzo come facilitatori (mappe fornite già pronte): banalizzazione dei contenuti, apprendimento meccanico, atteggiamento passivo da parte dello studente.