Nei giorni scorsi, in una scuola, mi è stato chiesto un aiuto per trovare le parole adatte a parlare di valutazione (quella vera, non la pericolosa ipocrisia dei voti) ai genitori degli allievi, molti dei quali stranieri.
Non è facile; spesso, anzi, le malefatte peggiori, in fatto di valutazione, si fanno proprio con l'alibi di farsi capire dai genitori senza ricorrere a complicati linguaggi specialistici!
E allora mi è venuto di dirlo più o meno così...
Valutare vuol dire dare valore
alle cose che abbiamo imparato
scoprire che cosa so e che cosa so fare
ma che prima non sapevo
e scoprire quanto sono cambiato
nel modo di affrontare le difficoltà.Valutare vuol dire dare valore
alle conquiste che abbiamo fatto,
capire quali obiettivi sono stati raggiunti
la fatica che ci è costata
il percorso compiuto
il lavoro e l'impegno che abbiamo profuso.Valutare significa dare valore
alla strada che abbiamo percorso,
capire da dove siamo partiti
e dove siamo arrivati
quanto cammino si può ancora fare
quali nuovi traguardi possiamo raggiungere.Valutare significa dare valore
ai risultati di ciascuno e di tutti,
scoprire quanto è importante l'aiuto degli altri
nel lavoro comune
quanto ognuno di noi ci mette di suo
nelle cose da costruire insieme.Valutare non significa dare o pretendere voti
che offendono la nostra intelligenza e il nostro lavoro.
Mario Ambel, gennaio 2015
In esclusiva per i nostri abbonati le versioni in italiano, cinese, arabo e rumeno da diffondere nelle scuole e discutere con i genitori...