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11/09/2017

L’arte del fallire bene. Verso una didattica del Failing Well

di Angela Caruso

Benjamin Franklin diceva: “Non ho mancato la prova. Ho trovato 100 modi per farla sbagliata”.
Nell’epoca postmoderna del successo a ogni costo, della perfezione assoluta e del 'nessun può sbagliare' si ritorna saggiamente a parlare della valenza educativa e formativa del “fallimento”.

In un interessante articolo di Costanza Rizzacasa d’Orsogna si mette in evidenza, oggi più che mai, che: “Per i giovani è tutto più confuso. Coccolatissimi da una società che credendo di porre rimedio alla cultura del successo aveva imposto i premi di partecipazione, i Millennial sono cresciuti convinti d’aver diritto a tutto, per poi scontrarsi col mondo reale. Tassi di dispersione ai massimi, suicidi. Come salvare 20enni e Generazione Z? In questi giorni, allo Smith College, noto ateneo femminile in Massachusetts, schermi disseminati per il campus accolgono le matricole con video dove le studentesse raccontano i propri insuccessi” [1].

È una didattica del Failing Well orientata al “fallire bene”. Ancora, “Al Davidson College, in Nord Carolina, il Fondo Fallimento assegna borse fino a mille dollari per perseguire attività creative probabilmente destinate all’insuccesso. E analoghi progetti nascono nelle scuole. Allo Smith s’insegna che le sconfitte sono cose della vita, e a tener duro. E a fine corso è rilasciato un attestato. Di fallimento”.

La pedagogia del fallimento ci porta a numerose e necessarie riflessioni, ci dirotta in altre strade e scelte educative.
Rimettendo tutto in gioco, capovolgendo gli schemi didattici ed educativi del muovo millennio, la mission educativa potrebbe essere: “sbagliando si impara”, un ulteriore avallo alla pedagogia dell’errore. Se riusciamo a far “partire tutti assieme”, accettando che “arrivare tutti assieme” è abbastanza utopico, sarebbe importante accettare di poter arrivare ciascuno al massimo per sé, anche attraverso errori, inciampi e ricadute.

Solo così, il percorso scolastico, può diventare un viaggio educativo e formativo verso la conoscenza, in cui ognuno metterà in pratica e sperimenterà le proprie capacità, facendo leva sull’ingegno, sulla motivazione e sulla propria autorealizzazione. Così inteso lo sbaglio/fallimento può diventare una preziosa risorsa di creatività e verrà visto non come un ostacolo, ma come un potente motore. D’altronde, come diceva Henry Ford, “Ogni fallimento è un’opportunità per diventare più intelligente”.

E la scuola e i docenti in tutto questo? Avranno il prezioso compito di  capire e valorizzare le “capacità” attraverso la “possibilità”, le vere parole-chiave del successo formativo .

 

Note

1. "Corriere della Sera", 02.09.2017.

Per saperne di più

Smith College - Failing Well,  Resilience
Failing Well is a set of programs dedicated to the discussion of failure, risk taking and mistakes. A partnership between the Wurtele &  Lazarus centers, our mission is to increase student resilience by teaching, telling stories, and opening a campus conversation about failure.

 

Institute for Government - uk-  Failing Well
Failure matters because failure happens. The system of organisations that deliver public services in the UK is complex and it is inevitable that failures will occur. But as recent high-profile cases have shown, when essential public services fail, citizens can be left without vital support or care.