Il 12 e 13 Febbraio a Pisa ha avuto luogo il primo Congresso Nazionale SOS Dislessia.
Il convegno ha affrontato il tema dei Disturbi di Apprendimento (DSA) superando l’ottica delle abilità di lettura, scrittura e calcolo, che si rivela ristretta e insufficiente per capire l’evoluzione degli studenti con DSA nel corso della scolarizzazione, ed è andato oltre. Nei vari interventi, soprattutto nelle lezioni magistrali di Michael Ullmann e di Tracy Alloway, è stato affrontato il discorso sulle neuroscienze e sulla psicologia cognitiva, approcci che hanno apportato molte conoscenze sui processi di apprendimento, assai utili agli insegnanti, ma purtroppo ancora oggi sconosciuti ai più.
In generale il convegno ha affrontato i quattro pilastri su cui poggia l’apprendimento scolastico (apprendimento implicito, consolidamento, automatizzazione e funzioni esecutive) rispondendo così ai quattro interrogativi comuni a insegnanti e famiglie:
Il messaggio centrale è stato dimostrare che esistono prove che il linguaggio viene appreso attraverso il procedimento dichiarativo e quello procedurale, che fanno riferimento alla memoria dichiarativa e alla memoria procedurale, dunque due sistemi di memoria importanti per studiare il sistema del linguaggio. Altro punto sostanziale è stato il discorso sulla memoria di lavoro ed è stato detto che in vari disturbi dell’apprendimento c’è un deficit nella memoria di lavoro che dipende non solo dall’esperienza, ma anche da quanto si riesce a rielaborare. Esistono delle strategie per arginare le difficoltà, nei casi in cui venga evidenziato un deficit nella memoria di lavoro, e le ultime ricerche sostengono che bisogna allenare la memoria di lavoro per migliorarne la funzionalità.
Le sessioni parallele della mattina e del pomeriggio hanno trattato tematiche specifiche per genitori e insegnanti e per clinici e insegnanti.
La sessione per gli insegnanti ha guardato con attenzione all’analisi della diagnosi, alla sua interpretazione e comprensione, e alla successiva stesura del documento PDP (Piano Didattico Personalizzato), che risulta fondamentale nel percorso di studi di uno studente.
La chiusura dei lavori si è svolta ascoltando testimonianze del mondo scolastico e artistico, che hanno messo in evidenza come, nelle varie problematicità incontrate, tutti possano camminare sulla stessa strada, ma ognuno con il proprio passo.