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16/05/2017

Pier Franco Quaglieni, "Figure dell’Italia civile"

di Maurizio Ceccon

 Già dal titolo questo volumetto si connota come una galleria di ritratti, organizzata in due sezioni; nella prima, intitolata Le radici, l’Autore presenta personaggi che “per ragioni anagrafiche, non ha conosciuto direttamente, ma che hanno influito profondamente sulla sua vita di giovane e poi di studioso”, mentre la seconda, intitolata Amici e maestri, è dedicata a “ritratti di persone con cui ha avuto contatti e frequentazioni, in alcuni casi anche molto intensi”. Complessivamente, esso si configura come un omaggio a illustri protagonisti dell’Italia del Secondo Dopoguerra, molti dei quali hanno contribuito alla rinascita non solo economica, ma anche culturale, politica ed etica del nostro Paese dopo lo sfascio della Seconda Guerra Mondiale.

Nasce proprio da questo intento il primo grande pregio di questo volumetto, quello di far rivivere la memoria di personaggi ingiustamente e troppo frettolosamente dimenticati; su tutti, spiccano Marcello Soleri, Filippo Burzio, Ernesto Rossi, parlando dei quali l’A. non manca mai di sottolineare che la loro eredità non è stata raccolta, fatto, questo, che ha contribuito a generare un’Italia e un liberismo molto diversi da quelli che sarebbero potuti essere.

Come l’A. precisa nella Premessa al volume, le brevi monografie che lo compongono non sono state tutte espressamente scritte per l’occasione di questa pubblicazione: nondimeno, esso è attraversato da vari temi-guida che ciclicamente si ripropongono, tra i quali, solo per citarne alcuni,  individuerei:

  1. la riflessione sulla differenza tra laicità e laicismo, che si precisa e si definisce nella monografia dedicata a Norberto Bobbio, che sul tema ha riflettuto a lungo e a fondo, pervenendo a distinguere lucidamente i due atteggiamenti;
  2. il tema della laicità della cultura, intesa, secondo la celebre formulazione di Norberto Bobbio, come “relativa autonomia dell’intellettuale dalla politica”, ossia come rifiuto di asservire all’ideologia l’indagine scientifica o l’analisi storico-critica. In questo atteggiamento si ritrovano accomunati intellettuali e studiosi anche ideologicamente lontani tra loro, come Federico Chabod, Norberto Bobbio e Concetto Marchesi, personaggio ideologicamente lontano anche dall’A. stesso, di cui però egli rievoca la figura di “marxista atipico”, sottolineandone proprio la diversità “rispetto all’intellettuale “organico” inteso nel suo significato gramsciano”;
  3. la riflessione sul liberismo, volta a individuare un’autentica e genuina cultura liberale contrapposta a certe più recenti declinazioni del liberismo. Di questa autentica cultura liberale, le figure di riferimento sono individuate in Luigi Einaudi, Marcello Soleri, Filippo Burzio, Ernesto Rossi, alle spalle dei quali l’A. puntualmente evoca un’altra figura, quella di Cavour, a sottolineare la profonda affinità e la continuità ideologica e non solo tra chi fece l’Italia e chi contribuì a ricostruirla.

 Per concludere, si può proporre uno spunto di discussione.
Nella Premessa, guardando complessivamente al risultato del suo lavoro, l’A. scrive: “Penso che ne venga fuori un ritratto di un’Italia lontana, spesso dimenticata, un mondo ormai scomparso.”
Per quanto anche in questa presentazione si sia parlato di personaggi ingiustamente dimenticati, nondimeno in questo volumetto non riesco a vedere una mera operazione “archeologica” di ricostruzione di “un mondo scomparso”, così come non trovo l’atteggiamento sterilmente nostalgico di chi, deluso dal presente, si rifugia nella rievocazione di un passato ormai irrimediabilmente perduto, mentre mi sembra di ravvisare l’intento di far rivivere la memoria di certi personaggi nella convinzione che il loro esempio possa ancora essere illuminante e istruttivo per l’Italia di oggi; per questo, più che di “un mondo scomparso”, parlerei – vorrei parlare – di personaggi, sì, a volte ingiustamente dimenticati, ma comunque non così lontani nel tempo da non poter essere riproposti, ristudiati e rivalutati come meritano, e non solo nella memoria storica.

Pier Franco Quaglieni, Figure dell’Italia civile, ed. Golem, Torino 2017, SBN 978 – 88 – 98771 – 74 – 5, € 16,00