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lettere a insegnareoltre la lavagna

04/04/2015

Allo scrutinio

di Agata Gueli

Riceviamo questa amara divagazione, canto dolente e al contempo voce di resistenza, redatta, o per meglio dir vergata, durante uno scrutinio... e volentieri la pubblichiamo!

Forse perché della fatal quiete
Tu sei l'imago a me sì caro vieni,
O voto! E quando ti corteggian liete
Le prove invalsi e i numeri sereni,

E  quando dal nevoso numero inquiete
Medie e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocato, e le secrete
Vie del  valutar soavemente tieni.

Vagar mi fai dei meno e più sull'orme
Che vanno all'intero eterno;  e intanto fugge
Questo breve tempo,  e van con lui le torme

Del computar onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto valutator ch’entro mi rugge.

(Con le mie scuse al mio amatissimo Ugo, che da decenni alimenta la mia anima)

 

Dedicato a

  • quelli che “Sono indietro col programma”  (quale?)
  • quelli dei  “5-- e 3++ “ (meglio abbondare o … deficere...)
  • quelli che  “ le prove Invalsi che ne sanno di quello che facciamo in classe!" (me lo chiedo anche io: cosa fanno?)
  • quelli che “ ho spiegato il neoclassicismo e non lo hanno capito!” (povero mio docente della scuola secondaria di primo grado…)
  • quelli che ”Suo figlio non ha metodo” (dove mai deve trovarlo?)
  • quelli che “ Suo figlio non è motivato” (chi lo deve motivare?)

Per uscire da queste gabbie e ricordarsi che

“... noi abbiamo una vera missione, in questa spaventosa miseria italiana, una missione non di potenza o di ricchezza, ma di educazione, di civiltà.”

P.P. Pasolini , Lettere 1940-1954.