In attesa e in preparazione dei momenti di confronto e decisione politica e culturale, che a partire dal Coordinamento di settembre certamente i cidi e il cidi sapranno elaborare, vi invito a inviare riflessioni o contributi alla rivista per continuare ad alimentare la costruzione della nostra professionalità riflessiva e della nostra partecipazione democratica alla vita del Paese.
m.a.
Scrivete a redazione.insegnare@gmail.com; oggetto: E ora?
La scuola che dà i voti e la società che dà i numeri |
22.07 |
E ora? Questa è la domanda che continuo a pormi da settimane e neanche l'inizio delle vacanze riesce a portarmi pace, dall'altro giorno poi la questione è diventata pressante, dal giorno in cui le filosofie neoliberiste che imperversano nel mondo occidentale hanno trionfato anche nella nostra scuola; progetti e forma mentis irrimediabilmente distruttivi, anacronistici, soprattutto senza futuro e senza speranza non solo per chi deve subirne gli effetti, ma anche per i miopi, anzi assolutamente ciechi, promotori. Tutto il sistema mondo sta esplodendo e loro neanche se ne rendono conto!! Come poter ora arginare, boicottare, dovremo deciderlo tutti insieme, la solidarietà è la nostra unica forza, ma purtroppo molti non lo capiscono e si adeguano passivamente. Ebbene, questi sono quelli che -come sempre nella storia- fanno più paura, la maggioranza silenziosa asservita, più di quelli -pochi- che tale legge sostengono. |
11.07 |
La scuola è morta, Viva la scuola
Negli anni - lontani - in cui studiavo, qualche piccolo sommovimento cominciò a scuotere il sistema gentiliano della scuola pubblica: il primo governo di centrosinistra, l'istituzione della scuola media unica nel 1962, i Decreti Delegati nel 1974, le 150 ore per gli studenti-lavoratori... sembrava davvero che la scuola e la più vasta società si sostenessero a vicenda sulla strada della democrazia vera, quella che cercava davvero di realizzare partecipazione e solidarietà, e di ridurre la distanza fra le classi sociali. Clamoroso il silenzio dei presidi progressisti e democratici: estinti? O allineati e coperti come la minoranza dem che tace e vota o fa finta di opporsi non votando? Forse, se si ripartisse da questo modello ,anche i presidi avrebbero qualcosa da proporre alla “più vasta comunità sociale e civica”( D.P.R. 416/1974,art.1). Firenze Sonia Salsi, dirigente scolastica in pensione |
10.07 |
Siamo giunti al 9 Luglio 2015 con la legge approvata della Buona Scuola e viene lecito chiedersi cosa ne sarà di tutte le buone intenzioni relative all'handicap, in uno scenario in cui la parola fragilità ci spaventa ed è preferibile seguire la moda dei Master e della meritocrazia... |
9.07 |