Nei giorni scorsi, dopo l'uscita del Ministro sullintroduzione della filosofia nei tecnici (da notare anche i contesti pro digitalizzazione acritica in cui è stata fatta la proposta) abbiamo pubblicato un articolo di Rosanna Angelelli , che argomenta molte delle motivazioni che sorreggono il nostro dissenso.
Un dissenso che va anche al di là della questione specifica e coinvolge, a nostro parere, l'intera funzione e natura di quella che alcuni chiamano "la filiera" tecnica e quindi l'intero sistema formativo della scuola secondaria di II grado. E non solo, oltre tutto attraverso un modo surrettizio di trattare il rapporto fra scuola e lavoro.
Per questo non riteniamo opportuno archiviare la proposta del Ministro come l'ennesima boutade per sollevare un po' di fumo. Del resto, se così fosse, sarebbe altrettanto grave. Ma non crediamo che sia così. Riteniamo che mentre con il PNRR ci si appresta a finanziare un'idea di scuola che di fatto poco si discosta dalla "Buona scuola" (cui ci opponemmo con tuttele nostre forze) questa sortita sulla filosofia come garanzia di spirito critico sia assai grave. Da molti punti di vista.
Vorremmo provare ad affrontarne alcuni, raccogliendo in questo spazio altre riflessioni e altri contributi sul tema.
Va da sé che il tema è più politico che culturale o disciplinare in senso stretto e in quest'ottica vorremmo trattarlo. Non ci interessa la rassegna di opinioni diverse (non siamo un talk show serale) ma se possibile la costruzione di un pensiero critico condiviso, che magari possa tradursi in azione professionale e politica.
Rosanna Angelelli, La filosofia nei tecnici |
Stefano Penge, Data scientist e capacità critiche: quale filosofia serve ai cittadini? |
Luigi Tremoloso, Il potere dell'immaginario |
Marco Guastavigna, La cittadinanza critica è un’intenzione collettiva, non un’acquisizione individuale e depositaria |
Annalisa Marcantonio, Riflessioni sulla filosofia nei tecnici |
Viviana Conti, Una persona che pensa è una persona libera. |