Ieri per me è stata una giornata di grande commozione. Ho accompagnato mia nipote per la nomina in ruolo come vincitrice di Concorso. Ma attenzione, mia nipote ha firmato l’accettazione del ruolo solo sotto forma di organico di diritto perché l’assegnazione della sede e l’inserimento nell’organico di fatto, come preciserò più oltre, accadrà dopo.
Devo dare un ulteriore allertamento al lettore: la procedura dell’accettazione non è iniziata presso l'Ambito Territoriale Provinciale di appartenenza (per mia nipote Roma), ma a… Frosinone. Quien sabe il perché…

Quindi levataccia la mattina, calcolo del traffico per un percorso che chi conosce quello di Roma dalle 6 del mattino in poi può capirci, ma insomma ci è andata bene: arrivate prima delle 9 siamo riuscite anche a prendere un caffè…  Entriamo e troviamo la sala piena di aspiranti, età media quarantanni, ciascuno in attesa in base alle varie classi di concorso. Immediata socializzazione di tutti con tutti… Cicaleccio.

Arriva la commissione, cinque persone vocianti e gentili. Prima di iniziare la convocazione il Presidente spiega la procedura e chiede ai presenti se hanno domande da fare in proposito. Mia nipote nel frattempo mi bisbiglia che l'Ambito di Frosinone si è sempre comportato in modo puntuale e tempestivo, mandandole mail e telefonando… -Meno male-, dico tra me, poi però mi colpisce una precisazione del Presidente: gli insegnanti convocati dovranno andare nell'Ambito territoriale di appartenenza (se hanno la fortuna di lavorare), oppure in quello di residenza per formalizzare l’accettazione in nomina, che però non è assegnazione di una cattedra specifica. -Avete capito?-
Chiedo subito una spiegazione. -Sì signora, mi risponde amabilmente il Presidente, lei dove insegna?-   Senza precisare di non essere io l’interessata, rispondo: -a Pomezia. Allora deve andare a Roma. Quando? Il più presto possibile, magari faccia una telefonata perché potrebbero non riceverla… però è importante confermare l’accettazione, anche per far procedere senza intoppi le assegnazioni successive-, conclude sempre gentilmente il Presidente per nulla colpito dai miei capelli bianchi.

 Mi sale la pressione: sono decenni che il Miur e gli Enti locali spendono ingenti risorse per ottimizzare le Reti dell’Amministrazione… Che cosa sarà successo?, penso. Due insegnanti sbottano: -Come facciamo, siamo venute in treno! - Un  collega semi-giovane, carinissimo, si offre di ospitarle in macchina. Io tiro fuori dalla borsetta il mio cellulare, clicco su Google il sito dell'Ambito di Roma, scarico l’indirizzo mail e dico ai presenti: -Ora mandiamo una mail di accettazione. Usiamo anche il contrassegno di alta priorità e di risposta obbligatoria, così possiamo viaggiare meno trafelati ... sono le 11!-. Scopro con sorpresa che solo il giovane ha il cellulare adatto a trasmettere mail e che soprattutto a nessuno era venuto in mente di farlo.

Ore 13.30: Dopo una piccola contrattazione all’ingresso dell'Ambito, siamo riusciti a guadagnare il piano e la stanza competente. L’impiegata protesta, devo dire blandamente, che non è l’ora di ricevimento, ma poi finalmente ci guarda: abbiamo l’aspetto stravolto di chi ha corso trafelato e vuole  a tutti i costi il contrassegno. Per andarsene via. Anzi, per scappare. La giovane collega per tornare a casa perché ha il bambino parcheggiato da una vicina. Il semi-giovane dolcissimo per correre a scuola. Anche mia nipote deve andare a scuola, ma a Pomezia. Deve attraversare tutta Roma e prendere la Pontina, una strada micidiale per traffico e incidenti. Ha i consigli di classe e deve ricambiare la gentilezza dei colleghi che l’hanno supplita. Io li fermo esclamando: -Ma non vi rendete conto?! Siete di ruolo… per concorso… avete “vinto” il posto fisso!-  - Già, risponde il collega, ma chissà dove ci manderanno, perché è a marzo che ci assegneranno la sede…

Mi rivolgo demagogicamente e populisticamente al ministro Giannini: è così che l’istituzione che lei rappresenta tratta il merito?