Home - la rivista - oltre la lavagna - Per continuare a insegnare e ad apprendere . Seminari sulla valutazione

c'era per noioltre la lavagna

25/04/2018

Per continuare a insegnare e ad apprendere . Seminari sulla valutazione

a cura di Anna Chiara Monardo

L’iniziativa “Per continuare a insegnare ad apprendere”, articolata in seminari e gruppi di lavoro, organizzata dal CIDI di Cosenza, nel mese di Marzo, nasce da una forte esigenza di interrogarsi e riflettere su uno degli ambiti più conflittuali e problematici del sistema scolastico: la valutazione.

Il titolo sintetizza ed interpreta il malessere di molti docenti che, da un po’ di tempo, sentono il bisogno di rivendicare la loro professionalità nell’agire didattico, nella relazione educativa e ricercano affannosamente tempi e luoghi per discutere, condividere, studiare rifiutando risposte preconfezionate rispetto ad un concetto molto “nebuloso” di innovazione.

Nel corso degli anni i cambiamenti di natura normativa e organizzativo-contenutistica hanno investito solo l’aspetto formale e burocratico dell’atto valutativo arrestando qualsiasi processo formativo volto alla costituzione di una cultura della valutazione fra docenti, genitori e alunni.

Si assiste quotidianamente ad uno svuotamento di senso dell’azione educativa che è ormai costituita da una serie di microinterventi isolati di natura progettuale, didattica e valutativa il cui unico scopo è produrre: si progetta, si insegna, si valuta a prescindere dall’apprendimento.  Pertanto a scuola è ormai scomparso l’agire competente che è stato sostituito dall’agire produttivo a prescindere da condizioni e contesti reali.  

Nella consapevolezza che tale scenario allontani sempre più l’istituzione scolastica dal compito dettato dalla Costituzione, l’associazione ha organizzato una sorta di viaggio nel “composito paese” della valutazione dando voce a figure autorevoli al fine di sollevare e chiarire dubbi, e avviare una seria discussione intorno alla cultura della valutazione come un processo costituito da idee,elaborazioni e solo in ultima fase strumenti e prodotti .   

I relatori hanno affrontato, nei tre pomeriggi, il tema da diverse prospettive soffermandosi su aspetti nodosi e nevralgici; filo comune è stata la consapevolezza che manca una reale visione culturale su come intendere la valutazione; nella scuola si continua a riprodurre livelli atavici con maggiore confusione, contrapposizione senza nessuna condivisione degli attori. Pertanto assistiamo a due posizioni estreme: la valutazione punitiva che risolve i problemi o il non valutare.
Al centro degli estremi dovrebbe esserci l’idea di stare dentro ai cambiamenti attraverso la ricerca e lo studio nella consapevolezza che valutare significa migliorare un sistema in evoluzione.

Una breve intervista rilasciata da Benedetto Vertecchi prima dell'inizio dei lavori.


Durante il primo incontro, Benedetto  Vertecchi   ha tracciato il percorso storico della valutazione, analizzando concetti fondamnetali come validità e attendibilità. Ha inoltre analizzato la visione utilitaristica che ha negli ultimi tempi investito la scuola rendendola protagonista di modernizzazioni esteriori per rispondere alla logica di  mercato e non a quelle della cultura.

Una breve intervista rilasciata da Mario Ambel prima dell'inizio dei lavori.


Nel secondo incontro, Mario Ambel ha affrontato il rapporto tra progettualità e valutazione, che deve essere inteso come una procedura ciclica che concepisce l’atto valutativo come un processo intrinseco nell’ apprendimento e non come adempimento burocratico. Il suo  fine è informare e documentare a diversi livelli su tutte le componenti dell’educazione nell’ottica del miglioramento, dei singoli, delle scuole e del sistema e non misurarne e classificarne la presunta efficacia e adeguatezza.

Una breve intervista rilasciata da Bruno Losito prima dell'inizio dei lavori.

Nell’ultimo incontro si è focalizzata l’attenzione sulle competenze di cittadinanza che non possono essere concepite avulse dal curricolo come una dimensione operativo-strumentale in contrapposizione alla cultura.

A tal riguardo, Bruno Losito ha ribadito e chiarito il concetto di competenza  di cittadinanza , fornendo una visione internazionale al problema della valutazione che è decontestualizzato dall’azione didattica. Le contrapposizioni tra valutazione qualitativa e quantitativa, misurazione e valutazione, processi e prodotti hanno generato confusione e sovrastrutture   che sono state tradotte in strumenti che non rispondono al reale approccio rispetto alla valutazione che deve essere di natura interpretativa e non meramente produttiva.

I tre interventi hanno aperto momenti di riflessioni e nuove prospettive per quella parte di scuola che continua a ricercare e sperimentare.     
 

Mario Ambel, "Che cos'è la valutazione"  - "insegnare" gennaio 2014

 

Qui è possibile accedere alla versione integrale delle tre relazioni . Riprese realizzate da Paolo Apa per conto del Cidi Cosenza.

Cosenza, 9 marzo 2018 
CIDI di Cosenza - Per continuare a insegnare e ad apprendere. 
Benedetto Vertecchi, "La valutazione: com’era, come è, come potrebbe essere"
(Clip integrale)

 
 
Cosenza 16 marzo 2018 -
CIDI di Cosenza - Per continuare a insegnare e ad apprendere. 

Mario Ambel 
, "La progettazione e la valutazione: un percorso di andata e ritorno" 

(Clip integrale) 
Per vedere la clip :La Rubrica di valutazione, proiettata durante la relazione vai a
 

 

Cosenza 23 marzo 2018 -
CIDI di Cosenza - Per continuare a insegnare e ad apprendere. 
Bruno Losito, " La valutazione e le competenze di cittadinanza"
(clip integrale)

 


 


 

 

Parole chiave: valutazione

sugli stessi argomenti

» tutti