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23/05/2022

La Formazione nel PNRR

a cura di insegnare

Il 30 aprile 2022, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Serie Generale - n. 100 - capo VIII - Artt. 44 e 45) è stata pubblicata la norma che istituisce la formazione iniziale e lo sviluppo professionale in servizio obbligatori degli insegnanti italiani in applicazione del PNRR (Decreto Legge 36/2022).
A breve la norma sarà convertita in Legge e diventerà operativa attraverso l’elaborazione dei Decreti Attuativi.


In  riferimento alle normative approvate, proponiamo alla riflessione alcuni importanti documenti, provenienti da fonti diverse, ma concordi nel valutare la sostanziale inaeguatezza dei provvedimenti assunti dal Governo.

 

Cambiare la riforma del reclutamento del Decreto Legge 36: le nostre proposte di emendamento   - 
 

In questa fase del dibattito parlamentare è possibile approvare degli emendamenti che intervengano a migliorare le previsioni normative. Per questo motivo la FLC CGIL, tramite la Confederazione, ha inviato alle forze parlamentari proposte di emendamento tese a rafforzare le tutele per i precari e semplificare l’impatto del sistema di accesso all’insegnamento definito nella norma.

23 maggio 2022

 

FORMAZIONE NEL PNRR. Il commento di AIMC, CIDI, MCE, PROTEO
Inefficaci e autoritarie le scelte del decreto legge 36/2022
 

"Sull’insieme di tali questioni, decisive per la qualità del sistema di istruzione, il Governo ed il Ministro non hanno ritenuto di avviare alcun confronto con le OO.SS e con le associazioni professionali, smentendo clamorosamente gli impegni sottoscritti nel 'Patto per il lavoro' del maggio 2021."

Per leggere il documento

16 maggio 2022

 

FORMAZIONE NEL PNRR. Il commento del CIDI

Il commento del CIDI sulla formazione nel PNRR afferma che formazione iniziale, formazione continua e sviluppo delle competenze professionali siano fortemente connessi con il miglioramento della qualità dell’apprendimento e vadano strettamente correlati con le finalità della scuola e con quanto affermato nell’art. 3 della Costituzione.

Scarica qui l'intero documento

11 maggio 2022

 

DOCUMENTO DD-SCI SU FORMAZIONE INSEGNANTI

Il documento della DD-SCI (Divisione di Didattica della Società Chimica Italiana) accoglie con favore la decisione di porre termine all’assenza di un percorso di formazione iniziale specifico per gli insegnanti di scuola secondaria. Sente l’urgenza di sottolineare alcune criticità presenti nel Decreto, come: l’acquisizione di 60 CFU che potrà essere svolto in concomitanza con l’intero percorso universitario, già a partire dal 1° anno di università. Secondo la DD-SCI è necessario che tale percorso sia strutturato e che preveda corsi dedicati, attivati attingendo alle competenze formative presenti nelle università.

Per scaricare e leggere il documento

Maggio 2022

 

 


 

 

 

Sul tema, è anche possibile leggere su "insegnare" alcuni contributi recenti

Il docente tra ricerca e formazione , di Angela Caruso
 
Il futuro della formazione in servizio , di "Redazione insegnare", 4 maggio 2022
 
Il decreto legge n. 36/22 in Gazzetta ufficiale  di Caterina Gammaldi

 


Il Cidi ha dedicato a queste tematiche una attenta e recente elaborazione comune, confluita nel documento 

Professionalità insegnante
Proposte del CIDI al sindacato, alla politica, alle scuole, agli insegnanti

Scarica l'intero documento.

Il documento è stato realizzato nei mesi scorsi e sottoposto al confronto con le forze sociali e politiche.

Professionalità insegnante: formazione iniziale e continua

 

Seminario CIDI di approfondimento

 CIDI Nazionale

 

11 maggio 2022

   

Professionalità insegnanti:
autonomia e sviluppo professionale


Seminario CIDI di approfondimento

 

CIDI Nazionale

 

 

16 maggio 2022

 


La formazione e lo sviluppo professionale rimangono ambiti delicati e fondamentali, per cui non possono essere orientati verso la competizione, ma devono essere ancorati al mandato Costituzionale, alla cooperazione e al dialogo.

Altrimenti il rischio è di cadere in una malata logica cumulativa di CFU; l’obiettivo deve essere quello di agire verso una scuola plurale, aperta, partecipata, in cui ogni singolo individuo possa riconoscere le proprie aspirazioni e le proprie potenzialità, indipendentemente dalle domande del mercato.

Fondamentale che si torni a fare una formazione in presenza e che le didattiche disciplinari trovino corrispondente spazio nel percorso di formazione insegnanti. Una formazione che sia anche ricerca: il docente non ha a che fare con un processo produttivo, ma con un processo emancipante, per cui la modalità professionale deve essere centrata sul porsi delle domande nell'orizzonte di una scuola per la cittadinanza democratica, non sull'erogare una prestazione standardizzata.