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esperienzecultura e ricerca didattica

22/06/2017

Per il saggio critico letterario sul "passato che non passa"

di Filippo Ronchi

L’ esperienza didattica che descriverò rientra nell’ ambito di un’iniziativa di ricerca-azione  organizzata dal Cidi di Brescia, con l’ intento di sviluppare un “Progetto di letto-scrittura finalizzato alla creazione di un saggio critico letterario” [1].

Per pianificare le attività mi sono avvalso- oltre che degli spunti di riflessione che emergevano dagli incontri, grazie anche all’ interlocuzione costante con Mario Ambel resa possibile da collegamenti via Skype - della rielaborazione da me operata dei materiali che venivano forniti, in occasione delle sedute e via internet. In particolare ho sfruttato alcune parti del volume di Maurizio Della Casa Scritture Intertestuali. Riscrivere, imitare, trasformare, interpretare, rispondere, Brescia, 2012.

Ho quindi potuto predisporre e attuare con una delle classi dove insegnavo, una 5a del Liceo Artistico Indirizzo Audiovisivo- Multimedia, un’Unità Didattica  [2]  avente per oggetto l’ analisi e il commento- sotto forma appunto di saggio critico letterario- di un racconto intitolato “Vanadio”, tratto dal libro di Primo Levi, Il sistema periodico.

L’ articolazione dell'Unità Didattica ha avuto lo svolgimento di seguito descritto:

  1. Due mie “lezioni frontali”, ma con supporto di presentazioni in Power Point e dialogo con gli studenti, che ponevano domande o facevano osservazioni oppure commentavano ciò che vedevano e sentivano, sull’ ideologia e sul sistema concentrazionario del nazionalsocialismo (visto che casualmente, nello svolgimento del programma di Storia, ero arrivato a trattare l’ argomento proprio nel periodo in cui era entrata nel vivo la discussione, nei nostri incontri, su come proporre la lettura e l’analisi del testo, ho colto l’ occasione per creare un raccordo interdisciplinare);

  2. una lezione dedicata a una “biografia ragionata” di Primo Levi con riferimenti alla sua produzione letteraria complessiva;

  3. una lezione dedicata alla presentazione di Se questo è un uomo e alla lettura, analisi e commento di un brano tratto dal II capitolo del romanzo;

  4. una lezione durante la quale è stato presentato in classe il racconto “Vanadio” attraverso una “audio lettura” con la voce narrante dell’ attore Massimo Popolizio [3](questa operazione da sola ha richiesto ben 45 minuti);

  5. cinque ore per l’ elaborazione, la stesura, la discussione finale del saggio critico (che poi è stato valutato a tutti gli effetti come seconda prova scritta del II quadrimestre).

Per le lezioni di Letteratura introduttive mi sono avvalso del libro di testo in adozione [4], elaborando appositi questionari di comprensione e analisi* sulle pagine studiate.
Nelle fasi precedenti (biografia e sguardo generale sulle opere di Primo Levi, lettura, analisi e commento del cap. II di Se questo è un uomo) e in quelle successive (stesura del saggio critico) alla presentazione del racconto “Vanadio”, gli studenti non hanno lavorato individualmente, ma con il metodo dello Apprendimento Cooperativo, per cui anche i “saggi critici” sono risultati frutto di uno sforzo di interpretazione e produzione portato avanti in gruppo.
Non avevo mai tentato prima un simile esperimento nel momento della “prova scritta”, né agli studenti era mai capitato di svolgere in questo modo un “compito in classe d’ italiano”, per cui ne ho approfittato per accennare ai ragazzi le nuove esperienze dei “collettivi di scrittori” come il Luther Blisset Project e Wu Ming. E loro sono andati un po’ a curiosare in proposito su Internet.

Per la stesura del “saggio critico” gli studenti hanno potuto avvalersi, peraltro, di una scheda*  predisposta da me insieme ai docenti con i quali ho collaborato nel corso organizzato dal CIDI, rielaborando un modello proposto nel citato volume di Maurizio Della Casa.  

Il percorso - che a dire la verità non avevo previsto nella programmazione d’inizio anno - si è snodato tra il 6 ed il 21 marzo 2017, andando a costituire alla fine, inaspettatamente, uno dei momenti più significativi ed emozionanti del corso di Lingua e Letteratura italiana.
Una parte del "merito" va senz'altro attribuita allo spessore del racconto “Vanadio”,  sia a livello di contenuti (si pensi ai temi in esso affrontati, dall’ individuazione delle responsabilità dell’Olocausto alla possibilità e al significato del “perdono”, per finire all’inquietante dimensione del “passato che non passa”), sia a livello stilistico (con l’ alternarsi dei piani temporali, mediante l’uso sapiente del flash-back, e dei lessici- da quello specifico dell’ industria chimica a quello storico-, per arrivare a una sorta di finale “a sorpresa” che lascia interdetto il lettore). 

L’ esperienza è risultata insomma interessante e utile per tutti, anche se qualche criticità è emersa specialmente all’ interno di uno dei grupp, nella fase di stesura del saggio, quando gli studenti non concordavano sulle interpretazioni da fornire rispetto a determinate questioni che scaturivano dall’ analisi del testo e quindi hanno adottato un sistema di decisione “a maggioranza”, che ha portato verso conclusioni discutibili riguardo alle interpretazioni stesse. Inoltre la scheda di Della Casa, benché “alleggerita” rispetto alla sua versione originale nel corso degli incontri con i colleghi che hanno partecipato all’attività di ricerca-azione, è apparsa agli allievi in certi punti ancora sovrabbondante o ripetitiva, per cui potrebbe essere ulteriormente snellita. 

Quanto alla correzione e valutazione dei “saggi”, mi sono attenuto al classico metodo degli “errori rossi” e degli “errori blu”, così i ragazzi si sono resi conto subito del livello d’ importanza del mio intervento. Ho utilizzato comunque un’apposita griglia di valutazione* con tanto di indicatori, descrittori, relativi punteggi.
Devo dire tuttavia che, nell’ assegnazione del voto finale, questo sistema “oggettivo” non mi ha completamente convinto, in quanto esso non permette di esprimere, da parte del docente, quella che Mario Ambel una volta aveva definito - durante una sua conferenza che avevo avuto occasione di ascoltare - la “sensazione complessiva” che il testo di un allievo può trasmettere all’insegnante e che è molto difficilmente imbrigliabile in “indicatori” e “descrittori”. Eppure spesso è proprio questo elemento che consente di cogliere quella sfumatura che “fa la differenza” in positivo o in negativo tra un elaborato e l’altro. 
 

*  Materiali didattici allegati

Materiali utilizzati nel corso della sperimentazione d’aula; in particolare:

 

Esempi di stesure

Traggo due esempi dalle stesure collettive realizzate dagli allievi.

Il primo rimanda a quei casi di errata interpretazione deliberata a ... maggioranza di cui si diceva e consente anche di osservare alcune modalità di interventi "correttivi".

Il secondo, tratto dall'elaborato più efficace, propone invece un esempio di uso coerente e adeguato  delle citazioni, uno degli aspetti cruciali del commento/saggio critico (ma più in generale della scrittura documentata, ovvero anche per la tipologia B della prova d'Esame).

Note

1. L’ iniziativa  si è svolta tra la fine di novembre 2016 e la metà di maggio 2017, presso la sede locale dell’Associazione, un’ aula collocata nell’ IISS Tartaglia-Oliveri, ed è stata coordinata da Mario Ambel e da Giovanna Bertazzoli, Presidente della sezione bresciana.
2. Si utilizza qui il termine "Unità Didattica" per indicare una successione strutturata di azioni di insegnamento/apprendimento, di relative scelte metodologiche e strumentazioni adeguate.
3. Il sistema periodico letto da Massimo Popolizio. Audiolibro. CD Audio Copertina flessibile – Audiolibro, 9 - Segnalazione in Amazon
4. Claudio Marazzini, Simone Fornara, Luca Daino, Matteo Leonardi, Ludovica Maconi, Manuela Naso, Dove 'l sì suona, vol. 3, Casa Editrice D’ Anna.

 

Credits

L'immagine a lato del titolo è tatta dalla copertina del volume di  M. Belpoliti, Primo Levi di fronte e di profilo, ed. Guanda, 2015, opera nella quale si forniscono anche notizie biografiche sull'episodio che dà origine al racconto "Vanadio".

Scrive...

Filippo Ronchi Docente di Italiano e Storia nella secondaria di II°, consigliere del Comitato Bresciano dell' Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e autore di saggi storici, creatore e coordinatore del sito  www.apprendimentocooperativo.bs.it

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