Il PNRR, per la parte che riguarda la scuola e il sistema d'istruzione, manca già le sue promesse di grande impresa rianimatrice della scuola.

Il Piano, al di là di alcune puntiformi esperienze, è stato rallentato e decurtato, depotenziandone ogni possibile forza di Ripresa, di Resilienza (per gli appassionati del genere; a noi piace la "resistenza") e anche di ampiezza Nazionale. 

Ma il vero problema non sono gli esiti di questa operazione, quanto le premesse, che mancano del tutto della visione ampia ed emancipante dell'istruzione che è definita a partire dalla Costituzione, che si è sostanziata del pensiero, della ricerca, della riflessione e della sperimentazione di centinaia di persone di scuola, convinte che la pubblica istruzione democratica sia radice e linfa di una società sviluppata in ogni senso. 

Su questa rivista abbiamo ospitato molte riflessioni sul tema, a partire dall'uscita del piano, nel 2021, riproposte qui sotto; queste riflessioni dialogano, ciascuna dal proprio punto di vista, con il documento prodotto dal Cidi a seguito del coordinamento tenutosi il 10 e l'11 Giugno scorsi. 

Continueremo a tenere sveglia l'attenzione e la riflessione sul PNRR scuola, perchè riteniamo nostro dovere vigilare sulla tenuta, anzi, sul potenziamento dell'istruzione pubblica in senso democratico, che si persegue coltivando i saperi significativi e il loro dialogo in modo da includere tutti e tutte, e coltivando una professionalità docente (e dirigente) che comprenda il proprio valore politico e culturale (nel senso più ampio e alto) nella società contemporanea.