Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo
La luna di Kiev
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.
Gianni Rodari
Di nuovo tu, uomo di ogni tempo
Raccoglieremo in queste pagine le riflessioni di chi vorrà condividere pensieri sui rapporti fra scuola, guerra e pace e - a breve - una rassegna degli articoli che negli anni "insegnare" ha dedicato alla cultura e alla educazione alla pace e alla convivenza consapevole e critica.
Sommario in progress
L'argomentazione sulla guerra e il debate , di Mario Ambel |
Il dovere di cambiare schema , di Luigi Tremoloso |
In tempo di guerra, in tempo di pace di Mario Ambel |
Scuola e Pace di Giuseppe Bagni |
La scuola di fronte alla guerra a cura del Forum Regionale per l’educazione e la scuola - Piemonte |
Raccogliamo qui i rimandi ad alcuni articoli pubblicati su "insegnare", negli anni scorsi, in situazioni più o meno analoghe, ovvero quando ci siamo trovati, come cittadini e come insegnanti, di fronte al problema di come affrontare a scuola il tema della guerra o comunque dell'uso della violenza nei rapporti internazionali.
Li pubblichiamo non solo per sollecitare la riflessione sulle analogie con la situazione attuale, che è lo spunto di osservazione da cui siamo partiti ("Ancora una volta la guerra!"), ma anche per far riflettere sulle eventuali differenze, perché, più passano i giorni, più abbiamo la sensazione che questa volta sia almeno in parte un'altra storia...
novembre 2015 | Editoriale sulla problematica delle modalità con cui gestire i temi sensibili dell’attualità negli apprendimenti e nella didattica “agita”. | |
gennaio 2015 | Editoriale: “Serve [a scuola] accettare che la parola “civiltà” perda ogni connessione con il concetto di “scontro” o di "supremazia" e ne acquisti altri, effettivamente costruiti e sorretti da conoscenze, tensioni, regole, limiti, rotture e accordi, complessi e concreti.” |
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agosto 2014 | M. Gloria Calì, | Come si trattano le tematiche di guerra e di guerre alla secondaria di I grado? Le discipline e l’attualità, per costruire gli strumenti per tentare la comprensione del presente. |
agosto 2014 | Alex Zanotelli, “Rompiamo il silenzio sull' Africa” |
Appello contro il silenzio su tutte le guerre che insanguinano il continente africano nell’indifferenza del mondo occidentale. |
luglio 2014 | A Gaza | Rimando ad un articolo di "la repubblica" su un attacco ad un asilo a Gaza |
luglio 2014 | Mai più vittime | Pagina per invitare alla partecipazione a una fiaccolata per "la Pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele". |
gennaio 2014 |
Franca Manuele, "La conta dei salvati", incontro con Anna Bravo |
Il binomio “guerra/pace”, le definizioni specifiche, il senso delle “azioni di pace” nei contesti di guerra: presentazione del libro di Anna Bravo, La conta dei salvati (2013). |