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opinioni a confronto

16/02/2018

Proposta operativa di un dipartimento di lettere

di Francesca Cristini

Ho letto con molto interesse gli interventi che da più parti sono stati effettuati dopo la pubblicazione delle linee guida del ministero relative alla prova d'esame di italiano degli alunni della scuola secondaria di I grado e ho condiviso le molte riflessioni e osservazioni in merito.
Eviterò di ripetere quanto già è stato detto, ma descriverò una possibile pista d'azione elaborata dal dipartimento di lettere del nostro Istituto dopo un'attenta analisi dei documenti, la rilettura delle nostre programmazioni ed un ampio confronto tra colleghi su quanto finora è stato fatto nelle nostre classi [1].

Noi docenti siamo determinati ad attenerci a quanto prescritto dalla legge, ovvero dal "Decreto Ministeriale n. 741 del 3/10/2017", pur ritenendo necessario “filtrare” quanto proposto dal Documento di orientamento per la redazione della prova d'italiano nell'esame di stato conclusivo del primo ciclo attraverso l'esigenza didattica di  essere coerenti con il lavoro fin qui svolto, esito di un percorso di crescita professionale pluriennale. Il nostro dipartimento è, infatti, un gruppo di lavoro consolidato e abituato a progettare per competenze ormai da tempo, in un'ottica verticale e trasversale.

Nel mese di ottobre, in sede di dipartimento disciplinare orizzontale di italiano, abbiamo letto il documento e definito le linee comuni di programmazione proprio in vista della nuova prova scritta di italiano e delle prove comuni (iniziali, intermedie, finali) che da un biennio si svolgono nel nostro istituto. 

Gli accordi presi dai docenti hanno riguardato in modo specifico l'ambito della riflessione linguistica, stabilendo traguardi comuni che potessero essere verificati dalle prove comuni, mentre per l'ambito relativo all'analisi testuale sono state individuate le tipologie di testo da trattare nel triennio e la loro scansione temporale, lasciando che ogni singolo docente selezionasse i contenuti e progettasse le metodologie.
Solo per la classe terza, tenendo in debito conto il Decreto Ministeriale del 3/10/2017, i docenti hanno definito in modo specifico le modalità di lavoro, metodologiche e tematiche. In base a tali accordi sono state elaborate a novembre le “programmazioni per competenze” dei singoli docenti. Nel dipartimento che si è tenuto nel mese di febbraio, dopo un'attenta lettura del nuovo documento ministeriale (Documento di orientamento per la redazione della prova d'italiano nell'esame di stato conclusivo del primo ciclo) ed una conseguente ampia discussione, i docenti, piuttosto che accogliere in modo acritico gli esempi proposti dal Ministero, deviando così dal lavoro fin qui condotto, hanno stabilito di attenersi a quanto già programmato per redigere le prove d’esame di questo anno scolastico.

Traccia A
La traccia A è stata interpretata come punto d'arrivo del percorso triennale di studio del testo narrativo e della sua struttura, in particolar modo in relazione all'obiettivo d'apprendimento finalizzato alla produzione scritta (“scrittura creativa”). Tale percorso inizia in prima media con la manipolazione delle fiabe, continua in seconda con la riscrittura di testi horror e si conclude in terza con la scrittura di un testo narrativo dato l'incipit o dato un testo. Sin da ottobre, i docenti di terza hanno deciso di approfondire il testo narrativo, il genere romanzo di formazione, per affrontare le tematiche legate all'adolescenza anche attraverso la letteratura. In sede di esame, pertanto, si intende proporre un testo narrativo di tal genere e il candidato, dopo un'attenta lettura e riflessione, dovrà produrre una scrittura creativa (lettera al protagonista, pagina di diario dal punto di vista del protagonista o di un altro personaggio).

Traccia B
Tale traccia non ha richiesto un particolare “impegno” di adeguamento, in quanto tutti i docenti hanno sempre esercitato gli alunni ad argomentare e a produrre testi argomentativi, anche sulla scorta della consuetudine a proporre testi informativi/argomentativi in occasione dell'esame.
I docenti hanno definito un'area tematica di approfondimento comune e trasversale anche alle altre discipline (la libertà, macro area di lavoro trasversale, inserita nella programmazione concordata per competenze di tutte le classi) e hanno preso accordi riguardo la tipologia di testo argomentativo da proporre all'esame agli alunni, in modo che fosse spunto di riflessione e di analisi, valutando anche la possibilità di proporre più testi (narrativo/argomentativo, informativo, saggio breve) per svolgere la stessa traccia. Gli allievi, dopo un'attenta lettura e analisi del/dei documenti, dovranno scrivere un testo argomentativo tenendo presente lo scopo e il destinatario prefissati dalla consegna.

Traccia C
La sintesi è stato oggetto di ricerca e di sperimentazione sin dai primi anni di lavoro del nostro dipartimento verticale: abbiamo infatti avviato la costruzione del curricolo verticale proprio da questa forma di scrittura, progettando e sperimentando unità d'apprendimento verticali nelle classi ponte (terza e quinta della scuola primaria e classe prima della scuola secondaria). Nelle nostre programmazioni per competenze abbiamo poi riservato sempre particolare attenzione a tale processo di scrittura in tutte le classi e quindi abbiamo deciso di impostare sulla sintesi la prova C. Abbiamo concordato di lavorare, almeno quest'anno, sulla sintesi di un testo narrativo, ambito più congeniale sia per gli alunni, sia per i docenti (il precedente lavoro del dipartimento era sulla sintesi di un testo narrativo) e abbiamo definito la prova: gli alunni dovranno calarsi nel ruolo di scrittori che propongono ad una casa editrice la pubblicazione di un loro racconto (testo narrativo scelto dalla commissione), mediante la compilazione di un'apposita “scheda di presentazione” (appositamente già predisposta). 

 

Note

Il contributo espone le riflessioni e le proposte del dipartimento di lettere dell'I.C. Pescara 6.

Immagine


Immagine a lato: Allestimento murales nel cortile della scuola "B.Croce", progetto IC Pescara 6, foto di Francesca Cristini, © insegnare/fracri/2018.1

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