Qui si può scorrere l'elenco completo di coloro che
hanno sottoscritto il documento finora
sono state superate le 1000 adesioni
in meno di tre giorni: 1,2 e metà 3 maggio !
sono state superate le 1800 adesioni l'8 maggio alle ore 9
Adesioni di Associazioni
Dichiaro l’adesione di LEND lingua e nuova didattica al documento della rivista INSEGNARE che chiede la moratoria della valutazione in voti per le classi di passaggio in ogni ordine di scuole. Sarà nostra cura dare massima diffusione alla vostra iniziativa.
Silvia Minardi
LEND - presidenza nazionale
|
La Lipscuola Per la scuola della Costituzione aderisce all'appello per la moratoria della valutazione in voti. |
Oltre a Presidenti e iscritti di molti Cidi territoriali ci è gradito segnalare l'adesione di tutti i "past President" nazionali Alba Sasso, Sofia Toselli, Domenico Chiesa, dell'attuale Presidente nazionale Giuseppe Bagni e del già Direttore di "insegnare" Ermanno Testa: un segno di continuità nel tempo dell'associazione per la difesa della coerenza e dell'equità della scuola pubblica. |
Hanno in
Analisi e commeti dei firmatari e della redazione della rivista...
Caterina Gammaldi
Cosenza - Salerno
|
Non possiamo non dirci ostili
Sulla valutazione decimale avremmo preferito una moratoria per garantire l'ammissione alla classe successiva. Sarebbe stato più equa una descrizione di quel che è avvenuto in questi ultimi tre mesi.
Al contrario ha prevalso la tesi che considera ordinaria l'esperienza vissuta negli ultimi mesi da più di 8 milioni di ragazzi.
Una idea di valutazione degli esiti che usa il voto per sanzionare, per affermare in modo surrettizio l'importanza della trasmissione culturale si alimenta, sarà bene riconoscerlo, di quel che resta nell'immaginario collettivo del dovere.
La situazione data non è la classe in presenza. Non valgono i voti assegnati a interrogazioni e prove scritte in modalità da remoto a meno che non si pensi che in questo modo si possa verificare quello che (non) abbiamo insegnato.
Ribadisco qui parafrasando un antico detto "non si possono sommare patate e pere" che l'insegnamento a distanza e la sua valutazione non può ricorrere a modalità che già in presenza non hanno nulla di oggettivo.
La valutazione anche quella finale/degli esiti è sempre relativa a qualcosa. Sono convinta che non tutti gli insegnanti ne sono consapevoli. Il ricorso al voto, con il suo carico di semplificazione, è troppo spesso la scorciatoia che fa della misurazione - un aspetto della valutazione - la scelta definitiva.
Noi siamo con tutti quegli insegnanti e con i genitori che si sono espressi a favore di una moratoria in materia di valutazione finale. Siamo con tutti quelli che hanno argomentato in materia di una valutazione interna al processo di insegnamento / apprendimento che riflette sul cosa, sul come, sul perché si valuta. Gli apprendimenti sono sempre l'esito di quello che è stato/non è stato insegnato. L'eccezionalità della situazione avrebbe dovuto portare ad altre decisioni. Noi rimaniamo convinti che molto resta da fare sulla cultura dla valutazione e quella della valutazione decimale non è la nostra scuola. Né capiamo il peso a posteriori del lavoro dei collegi docenti, dei consigli di classe, dei singoli insegnanti, sottratti anche questa volta a momenti di riflessione che avrebbero potuto essere un'occasione per cambiare l'ordinario, a partire dal tema della valutazione.
|
Luigi Tremoloso, Torino |
Quale patto formativo? La risposta: Ora chiediamoci: |
Hanno invece lasciato un commento, che riportiamo testualmente...
|
Simonetta Fasoli Insegnante e ds in pensione 1) È un'iniziativa che valorizza in pieno la responsabilità dei docenti, sia nella dimensione collegiale sia in quella individuale. Ho trovato politicamente qualificante sostenere e incoraggiare la possibilità di esercitare una forma di disobbedienza civile, qualora non sia possibile pervenire a posizioni comuni all'interno dei Collegi. |
||
Maurizio Muraglia -Docente di Lettere nella scuola superiore, Palermo ADERISCO COL SANGUE ALL'APPELLO SUI VOTI Dieci tesi sul tumore maligno della nostra scuola: il voto in decimi (16 novembre 2019) |
|||
Giuseppa Calabrese Le azioni martello dei DS, coadiuvate da vicari, in molte scuole, hanno imposto la DAD non consentendo o inibendo qualsiasi forma di confronto, perplessità e valutazione in seno ai collegi dei docenti. Si sta, allo stesso modo, tentando di trasformare, la valutazione formativa, blaterata dal ministro in sommativa. Atto gravissimo perpetuato sia nei confronti degli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado, che dei docenti. Piegarsi a tale richiesta equivarrebbe a rinunciare all'idea che la scuola sia il luogo ove l'apprendimento è commisurato alle capacità e soprattutto ai bisogni di ogni singolo alunno. Il luogo dove vengono rimossi gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitano (DAD = distanza, oggettivamente, quindi limite ) di fatto il pieno sviluppo e l'effettiva partecipazione ai diversi processi di apprendimento. Si ritorna così in una scuola non aperta alla vita, alle diverse componenti interessate all'istruzione e all'educazione. Una scuola che cancella l'idea di comunità e assume bieco e tristissimo carattere verticistico. |
|||
Carolina Varchetta La valutazione può essere solo descrittiva! Poveri bambini! |
|||
Virginia Spina - Ic Foligno 1 Valutare con voti in decimi in questo contesto che stiamo vivendo è proprio un' offesa alla professionalità dei docenti e alla stima dei ragazzi nei confronti dell'istituzione scolastica. |
|||
Annamaria Ferrari - Ic Nord 1 Brescia Lo sforzo della Dad lo faccio: mi pagano e devo lavorare, a forza di investire tempo e diottrie, sto anche imparando qualcosa di nuovo che, sotto certi aspetti nemmeno mi spiace, ma vi prego, la valutazione in decimi no...quella no. Sono anche genitore e .... meglio che mi fermi qui. |
|||
Vogliamo rivolgere un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno espresso giudizi positivi sull'iniziativa e sulla natura del documento. Alcuni, pochi in verità, provengono da persone che conosciamo e con cui condividiamo da tempo idee e pratiche in difesa della scuola pubblica. Ma la maggior parte provengono da colleghe/i che non conosciamo. E questo ci fa ancora maggiormente piacere. |
|||
|
Fabiola Zanolini - Istituto comprensivo "Aldo Moro" Saronno Mi sento rasserenata, vedo speranza. |
||
Carmela Vara - I.C. Campofelice di Roccella (PA) Impossibile attribuire voti ai percorsi formativi degli alunni, per assoluta mancanza di elementi oggettivi di verifica/valutazione. Inoltre, che voti attribuire agli alunni che non hanno seguito i percorsi di didattica a distanza proposti, e dei quali non si sa piu nulla???? |
|||
|
Laura Stefani - ICTregnago-Badia Calavena (Vr) I voti alla scuola Primaria andrebbero tolti definitivamente: sono inutili e creano ansia nei bambini. |
||
|
Patrizia Venturi - Istituto Comprensivo "Don Milani" - Prato Iniziativa davvero "nobile", molto ben argomentata, sia a livello legislativo che pedagogico. |
||
|
Vincenza Ventimiglia II circolo didattico "Cirincione", Bagheria Assolutamente necessario, intelligente e "formativo". |
||
|
Emanuela Trocino - Liceo "Vivona" La cosa più seria che io abbia letto fino ad ora. |
||
Patrizia Sollecito I. C. "N. Zingarelli" _ Bari I genitori non sono stati sufficientemente formati a capire la differenza fra didattica tradizionale e didattica a distanza. I voti numerici esporranno i docenti a un alto rischio di vertenze. I numeri non renderanno visibile e chiaro il concetto di valutazione formativa. |
|||
Elisa Galanti - Barberino di Mugello Ognuno deve assumersi nuove responsabilità di fronte ai cambiamenti |
|||
Chiara Fluttero - IC Dasso Chivasso Il nostro collegio ha già approvato una ipocrita griglia "ibrida" con dei descrittori e dei voti. Votare contro non è bastato. Purtroppo siamo in minoranza. |
|||
Maria Florido - Cd Bagnano di Ischia Condivido è da giorni che ne parlo con le colleghe è assurdo valutare in decimi visto che i bambini non operano da soli ma sempre in presenza dei genitori |
|||
Mirella Filice - Cidi Cosenza Non si è potuto garantire a tutti i ragazzi il pieno diritto all'istruzione. |
|||
Fausta Ferruzza - Ics Sferracavallo - Palermo È sempre stata una mia convinzione anche prima dell'emergenza |
|||
Alcune sottoscrizioni sono significativamente "doppie", di chi ha firmato come insegnante e come genitore/genitrice, indicando anche - opportunamente- scuole divese di appartenenza. Si tratta di un opportuno segnale di quanto questa problematica coinvolga e debba coinvolgere i genitori, che spesso rappresentano una delle componenti che spinge nella direzione della richiesta del "Quanto ha preso?". | |||
Nadia Rigatuso - Liceo Democrito - Roma
|
|||
Giuseppe Vollono - IPSSEOA "R. VIVIANI" di Castellammare di Stabia
L'epidemia da Covid-19 ha drammaticamente messo a nudo tutti i tagli scellerati portati avanti in questi ultimi 20 anni nella Scuola e nella Sanità! Inoltre ha mostrato l'inadeguatezza strutturale della rete internet del nostro Paese! Connessione non sempre funzionante e in alcuni luoghi addirittura assente! Questa epidemia ha fatto una radiografia della nostra Scuola sia nelle sue contraddizioni sia nelle sue diseguaglianze: spazi inadeguati e insicuri, classi pollaio, dotazioni tecnologiche assenti o insufficienti. Occorre un dibattito serio che coinvolga la Scuola e la politica deve dare ora più che mai risposte non propagandistiche o demagogiche. |
|||
Patrizia Veneziani - Ic6 Bologna Mai come in questo momento abbiamo toccato con mano quanto le famiglie facciano la differenza. Penalizzare i ragazzi più fragili è demotivante per questi ultimi. Dal mio punto di vista basterebbe la dicitura "idoneo". |
|||
Patrizia Viola - Funzionario pubblico È una questione di etica professionale e di coerenza didattica,oltre che di comune buon senso |
|||
Silvana Lo Brutto - Liceo classico "G. Meli" Palermo Chiedo l'impiego di valutazioni descrittive finali, le uniche possibili |
|||
Carmelo Muscato - Liceo classico "Vittorio Emanuele II" Palermo portare avanti la discussione al di là dell'emergenza! |
|||
Piero De Luca - Dirigente - Ic Sauro - Errico - Pascoli, Napoli Moratoria sacrosanta...il voto numerico è anacronistico e antipedagogico |
|||
Lisetta Bidoni - CIDI NUORO - I.B.I.S. NUORO Nella situazione di didattica a distanza, tra l'altro non accessibile a tutti e che esclude sopratutto le fasce sociali più deboli, il voto concorre a creare ulteriore esclusione e diseguaglianza |
|||
Maria Grazia Zambon . CPIA Treviso La valutazione va ad agire nella sfera della autostima più di quanto quotidianamente pensiamo. Il contesto pandemico ha aggravato le fragilità delle persone di ogni età e in particolare degli adolescenti ma anche in molti adulti. È obbligo che la scuola e le varie agenzie educative si fermino a riflettere. L'occasione nella sua tragicità è da cogliere. |
|||
A presto ... per altri commenti ... |
Hanno inoltre aderito, per le vie brevi sulla pagina fb o con una mail alla redazione..
Annapaola Barbieri, Francesca Catarinella, Roberto Corradino, Antonella De Luce,
Maria Chiara D'Urso, Leonardo Favale, Valentina Ferone, Natacha Lampis,
Teresa Perna, Laura Poma, Giuseppe Spatafora, Laura Vivona,
|
Simonetta Fasoli Insegnante e ds in pensione |