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21/12/2020

La fine del voto?

a cura di insegnare

Così il MI(UR) annuncia il cambiamento introdotto dalla O.M. n.172/2020 e dalle relative "Linee guida".

Chi, come noi - usando il logo pubblicato in alto a lato - si batte contro l'uso della valutazione decimale da quando il duo Tremonti- Gelmini la reintrodusse nel 2008 nella scuola di base, non può che salutare con profonda soddisfazione questo provvedimento,  ancorché sia tardivo (dodici anni sono decisamente troppi e hanno prodotto guasti che ci vorranno decenni a risanare) e parziale (eliminare i vosti solo nella primaria e non anche negli altri ordini di scuola è poco più che una irresponsabile stupidaggine; o una colpevole ipocrisia: scelga il legislatore).

Da anni combattiamo quella battaglia, da posizioni agli inizi fortemente minoritarie, poi via via più condivise e generalizzate. Nel giugno 2019   abbiamo sostenuto la Campagna “Voti a perdere” dell'MCE e di altre associazioni tra cui il Cidi, ricordando anche una pubblicazione di critica e di controposte che pubblicammo fin dal 2008, a ridosso della reintroduzione del voto:  il dossier  Quando la valutazione è ricerca.

Durante la fase emergenziale della scorsa primavera, abbiamo poi proposto una moratoria dei voti decimali con una petizione che raccolse 2000 adesioni in pochi giorni. I voti decimali vennero confermati nelle valutazioni alla fine del primo anno pandemico, ma di lì a poco il Parlamento, con un emendamento al Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22 , recepito poi nella Legge 6 giugno 2020, n. 41, avviò la procedura che ne aboliva l'uso, ma solo nella scuola primaria, commettendo il primo grave errore di un percorso che per essere credibile ed efficace avrebbe dovuto avere e poi mantenere un ben altro livello di coerenza e di attendibilità.

Il modo in cui questo provvedimento viene ora attuato suscita anche altre perplessità e preoccupazioni che rischiano di adombrarne, se non di vanificarne, la bontà e l'efficacia.
In tal senso stiamo preparando una dettagliata analisi dei limiti, delle contraddizioni e dei rischi insiti nelle modalità di questo provvedimento.
Intanto cominciamo  a raccogliere qualche prima considerazione e un po' di rimandi ai molti contributi che abbiamo dedicato negli anni a questo tema.

 Una proposta per la valutazione in una scuola inclusiva ed emancipante

 

         In fase di allestimento  
    
 

 

 

 

 Opinioni sull'Ordinanza e le Linee Guida
(di "insegnare" o che condividiamo)

 

          
    Un po' di cronistoria tra tanti voti e poco giudizio   di Daniela Casaccia     
Ricostruzione dei tratti salienti della storia dell'involuzione degli strumenti di valutazione e del progressivo allontanamento dalle pratiche di una scuola inclusiva ed emancipante che si era tentato di realizzare fra la seconda metà degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta. Da "insegnare", 23 dicembre 2020.

 

 

      
    Nuova valutazione: cara maestra puoi farcela!   di Maurizio Muraglia 
 
 Non deve stupire che Maurizio Muraglia, tra le firme di "insegnare", dedichi sul proprio blog personale all'Ordinanza e alle Linee Guida, oltre a un interessante "commento serio", questa videolettera semiseria sul filo del paradosso. Il linguaggio e in parte la tortuosità dei contenuti legittimano questa scelta, oltre a un certo comprensibile sconforto che nasce inevitabilmente in che segue da decenni le performance ministeriali in fatto di valutazione e di relativi criteri e strumenti e cerca di coglierne una linea di senzo e soprattutto di ragionevole e modesta praticabilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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