Rispetto alla questione drammatica dei conflitti, a volte esasperati, tra adult* e minori, a scuola, sarebbe necessario un approccio di analisi attento e approfondito, che si dedichi a capire dove stanno le difficoltà, definirle e provare a risolverle, nel rispetto delle individualità e della dimensione collettiva dello stare a scuola.
Le attuali politiche scolastiche governative si muovono in direzione totalmente diversa: improntate ad un atteggiamento autoritaristico, semplificante, inducono a considerare solo l'aspetto emergente del conflitto, non ad indagarne le cause. Proclamando la difesa della “sovranità” dei docenti, non ne restaura in alcun modo l'autorevolezza, ottenendo in realtà l’effetto opposto: una radicalizzazione del contrasto.
Il ministero, che dovrebbe essere garante delle strutture fondanti della scuola pubblica a cui i/le minori dovrebbero essere affidat* perchè in essa crescano, con le molte norme promulgate negli ultimi mesi, induce a mostrare il volto più arcigno della professionalità docente, con un autoritarismo che non solo è fuori dal tempo, ma è fuori dalla pedagogia e dalla stessa costituzione.
Nessuno nega la gravità e l’estensione del problema della violenza tra pari e tra minori e docenti, nella scuola, ma proprio perchè la vediamo, e siamo estremamente preoccupati, riteniamo necessario focalizzare la nostra cura sui minori.
Il 14 Ottobre ne abbiamo parlato online con: