Home - la rivista - cultura e ricerca didattica - Spiazzamento cognitivo - Un approccio dinamico per un apprendimento significativo

buone pratichecultura e ricerca didattica

10/01/2025

Spiazzamento cognitivo - Un approccio dinamico per un apprendimento significativo

di Angela Caruso

Noi pensiamo soltanto quando affrontiamo un problema - John Dewey

Nel contesto attuale, caratterizzato da rapidi cambiamenti sociali, economici e ambientali, l’educazione affronta sfide senza precedenti. È fondamentale che gli studenti non solo acquisiscano conoscenze, ma sviluppino anche competenze per affrontare un mondo sempre più complesso e interconnesso. Pertanto, l’approccio didattico deve andare oltre la semplice trasmissione di nozioni, puntando a stimolare la curiosità e la riflessione critica. In questo modo, gli studenti possono diventare protagonisti attivi del loro apprendimento e della società in cui vivono.

Un approccio didattico che consente dinamicità è lo spiazzamento cognitivo, che invita a riflettere su questioni complesse, esplorare nuove sfide, cercare soluzioni creative, promuove la consapevolezza metacognitiva, incoraggiare un coinvolgimento attivo e personale. Lo spiazzamento cognitivo, infatti, favorisce l’emergere di nuove prospettive, stimolando la curiosità e la capacità di pensare in modo non convenzionale, affrontando temi complessi e attuali con una mente aperta e pronta a rivedere preconcetti e conoscenze acquisite. Lo spiazzamento cognitivo, inoltre, riveste un ruolo centrale nello sviluppo delle competenze degli studenti. In primo luogo, favorisce il pensiero critico, poiché spinge gli studenti a valutare le informazioni in modo approfondito, distinguendo tra fatti e opinioni e acquisendo la capacità di prendere decisioni informate. Inoltre, stimola la creatività, incoraggiando a pensare “fuori dagli schemi” per affrontare problemi complessi e trovare soluzioni innovative. L’attività di gruppo è un altro aspetto fondamentale, poiché promuove il dialogo e il confronto, aiutando gli studenti a rispettare opinioni diverse e a costruire un pensiero condiviso. Ancora, favorisce la consapevolezza metacognitiva, consentendo agli studenti di riconoscere il proprio processo di apprendimento, un passo essenziale per diventare apprendenti autonomi e capaci di continuare a crescere nel tempo.

Un elemento cruciale per il successo dello spiazzamento cognitivo è la sua integrazione nel curricolo e nella pratica didattica quotidiana. Non deve essere percepito come un momento isolato, ma come un filo conduttore che attraversa l’intero processo educativo. Attraverso questo approccio, gli studenti imparano non solo a conoscere, ma a riconoscere il valore del sapere, sviluppando competenze fondamentali per navigare con consapevolezza e responsabilità nel mondo contemporaneo. Ad esempio, l’analisi della struttura della frase nucleare in un contesto linguistico rappresenta un’interessante applicazione di questo concetto. Comprendere come la mente organizza questa struttura e osservare come essa entra in conflitto con le regole della comunicazione reale permette agli studenti di esplorare innumerevoli possibilità di adattamento e trasgressione. In questo modo, la comprensione e l’interpretazione diventano veri e propri processi di problem-solving, arricchendo il pensiero critico e creativo. Tale attività può essere inserita in un percorso di lingua italiana dedicato allo studio della sintassi e alla relazione tra norme grammaticali e dinamiche comunicative, rendendo evidente l’interconnessione tra teoria e pratica.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA. Esempio di attività per la scuola secondaria di primo e secondo grado

Attività: Simulare un mondo senza voce

Obiettivo: sperimentare in modo attivo le dinamiche di censura e propaganda per comprendere meglio l’impatto della mancanza di libertà di espressione in un regime dittatoriale.

Descrizione dell’attività

Preparazione - il docente divide la classe in tre gruppi:

  • Il Governo (dittatoriale): controlla le informazioni e decide cosa può essere detto o fatto.
  • La Stampa (censurata): cerca di riportare eventi o notizie, ma è soggetta al controllo del governo.
  • I Cittadini (oppositori o sostenitori): vivono le conseguenze della censura e cercano di comunicare le proprie idee in un contesto limitato.

Svolgimento - Il docente assegna un tema controverso, come ad esempio: “Nuova legge che limita la libertà di espressione”:

  • Il Governo redige un decreto che emana regole su ciò che può essere comunicato, includendo limitazioni precise (esempio: “È vietato criticare il governo” o “Si possono diffondere solo notizie positive”). Decidere anche le sanzioni per chi viola queste regole (esempio: esclusione dalla discussione o restrizioni simboliche, come non poter parlare per un turno).
  • La Stampa prova a creare articoli, post o notizie in linea con il tema. Deve scegliere tra conformarsi alle regole del governo (per evitare sanzioni) o tentare di aggirarle con messaggi impliciti, consapevole delle conseguenze.
  • I Cittadini discutono l’impatto della legge sulle loro vite, ma devono affrontare il dilemma di esprimersi liberamente o autocensurarsi per evitare problemi. Alcuni possono provare a organizzare forme di protesta, altre a sostenere il governo per ottenere privilegi.

Conclusione

  • Restituzione e riflessione: alla fine della simulazione, ogni gruppo presenta ciò che ha fatto e le difficoltà incontrate.
  • Discussione guidata: il docente stimola il confronto tra le emozioni provate dai vari ruoli e collega l’esperienza a esempi storici reali, come il ruolo della propaganda fascista oi rischi affrontati dai dissidenti nei regimi autoritari.
  • Riflessione attuale: si chiudendo con un parallelismo tra passato e presente, discutendo esempi di censura moderna, come il controllo delle informazioni online o nei media in alcune nazioni contemporanee.

2. Attività: “La bilancia dei diritti”

Obiettivo: stimolare lo spiazzamento cognitivo e il pensiero critico mettendo gli studenti di fronte a scelte difficili legate alla giustizia sociale e ai diritti umani, attraverso un gioco interattivo.

Svolgimento

Introduzione - Il docente presenta uno scenario:

“Immaginate di essere una commissione internazionale incaricata di distribuire risorse limitate a diversi gruppi sociali che vivono in condizioni di disuguaglianza.”
Vengono illustrati i gruppi che necessitano aiuto (es. lavoratori sottopagati, rifugiati, studenti senza accesso all’istruzione, anziani in difficoltà).

Ogni gruppo riceve una scheda che descrive:

  • Il contesto del gruppo: chi sono, di cosa hanno bisogno, quali diritti vengono loro negati.
  • Le richieste specifiche: risorse o diritti da assegnare (es. cibo, lavoro, istruzione, cure mediche).

Simulazione – La bilancia dei diritti

Gli studenti vengono divisi in gruppi, ognuno dei quali rappresenta uno dei soggetti in difficoltà. Un altro gruppo funge da “commissione internazionale” e ha il compito di distribuire un numero limitato di risorse.

  • Negoziazione
    Ogni gruppo presenta le proprie richieste alla commissione, cercando di convincerli della priorità del loro bisogno.
  • Decisione difficile
    La commissione, dopo aver ascoltato tutti, deve decidere come distribuire le risorse. Le risorse disponibili sono insufficienti per soddisfare pienamente ogni gruppo, obbligando a scelte difficili.

Spiazzamento cognitivo

Al termine, il docente cambia improvvisamente i ruoli:

  • I membri della commissione diventano rappresentanti di un gruppo sociale, mentre i gruppi assumono il ruolo di commissione.
  • La nuova commissione deve rivedere le scelte precedenti, avendo ora una prospettiva diversa, influenzata dall’esperienza appena vissuta.

Riflessione

Dopo il gioco, si avvia una discussione per analizzare:

  • Le emozioni provate nei diversi ruoli.
  • Le difficoltà di conciliare giustizia sociale e risorse limitate.
  • I compromessi fatti e le loro implicazioni etiche.
  • Il docente collega queste riflessioni a esempi reali, come i negoziati internazionali o le difficoltà nella gestione dei diritti umani. 

Concludendo, è fondamentale riconoscere che il vero apprendimento si realizza quando usciamo dalla nostra zona di comfort. In un mondo in continua trasformazione, dove le certezze si dissolvono e le sfide sono sempre più complesse, l’educazione non dovrebbe limitarsi alla mera trasmissione di conoscenze, ma deve impegnarsi a formare menti curiose e critiche. Lo spiazzamento cognitivo, in questo contesto, non rappresenta solo una strategia didattica, ma un invito a mettere in discussione le proprie convinzioni e a esplorare nuove prospettive. Ogni domanda diventa così un’opportunità di crescita, ogni difficoltà un’occasione per affrontare le sfide del futuro in modo responsabile e creativo. La vera educazione è quella che ci sprona a riflettere: siamo pronti a uscire dal nostro comfort e ad abbracciare l’incertezza per crescere insieme, come individui e come comunità?


Bibliografia

Bruner, J. S., Educare per essere, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2001

Bruner, J. S., La cultura dell’educazione, Bologna, Il Mulino, 1996

Dewey, J., Come pensiamo, Milano, Edizioni di Comunità, 1933

Freire, P., Pedagogia della speranza, Milano, Mondadori, 1996

Gardner, H., Le intelligenze multiple, Milano, Raffaello Cortina Editore, 1993

Goleman, D., Intelligenza emotiva, Milano, Rizzoli, 1996

Hattie, J., Apprendimento visibile, Milano, Pearson, 2019

Piaget, J., La psicologia dell’intelligenza, Torino, Edizioni Scientifiche Italiane, 1970

Vygotskij, L. S., La mente in sviluppo, Bologna, Il Mulino, 1978

 

Scrive...

Angela Caruso Docente nella scuola secondaria di primo grado e dottore di ricerca in "Studi Umanistici" presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio". Vicepresidente del CIDI di Pescara. Redattrice di "insegnare".

sugli stessi argomenti

» tutti