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17/10/2024

Pratiche di inclusione, educazione geografica e didattica attiva per tutt*

di Angela Caruso

Il 66° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), svoltosi dal 10 al 12 ottobre 2024 nell’affascinante cornice del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia, ha rappresentato un vivace crocevia di idee, riflessioni e proposte, dove Dirigenti scolastici, accademici, docenti, aspiranti docenti, studenti, si sono ritrovati per affrontare un tema di grande attualità: pratiche di inclusione e didattica attiva per tuttə.

Il convegno si è aperto con una suggestiva mostra cartografica, che ha fatto da sfondo ai saluti istituzionali e a un caloroso benvenuto ai partecipanti. È stato il professor Saverio Russo, Ordinario di Storia Moderna all’Università di Foggia, a dare il via agli interventi, affascinando l’uditorio con un viaggio nel “Paesaggio della transumanza nel Mezzogiorno adriatico tra XV e XIX secolo”.

Le tavole rotonde che sono seguite hanno visto la partecipazione di diversi esperti, ognuno dei quali ha offerto una prospettiva unica sul tema dell’inclusione. José Jesús Delgado Peña, dall’Università di Malaga, ha presentato un’analisi critica delle metodologie didattiche, esplorando “Strategie, esperienze e innovazioni didattiche in Geografia”. Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento, ha condiviso la sua esperienza pratica nell’inclusione scolastica, stimolando una riflessione collettiva sulla diversità in aula. Anche la professoressa Viviana Vinci dell’Università di Foggia ha dato un prezioso contributo, evidenziando come approcci inclusivi possano arricchire la didattica della geografia. A seguire, l’intervento del Presidente del Museo Tattile Omero di Ancona, prof. Aldo Grassini, ha messo in evidenza come l’arte sia un potente strumento educativo, capace di abbattere le barriere sensoriali e favorire un’esperienza di apprendimento motivante e inclusiva.

Un momento particolarmente toccante del convegno è stato il tributo ad Andrea A. Bissanti, introdotto da Isabella Varraso, Presidente AIIG-Puglia, e accompagnato dagli interventi di Riccardo Morri, Presidente nazionale AIIG, e Lorenzo Lo Muzio, Rettore dell’Università di Foggia. Con emozione e partecipazione, è stata ricordata l’eredità di un professionista che ha saputo lasciare un segno profondo nel campo dell’insegnamento geografico.

Parallelamente, il convegno ha offerto un ricco programma di officine didattiche, online e in presenza. Giusi Toto dell’Università di Foggia ha esplorato il tema della didattica per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento con il laboratorio “Il diritto a farsi strada: DSA e competenze geografiche”, mentre Cristiano Giorda dell’Università di Torino ha condotto un’attività coinvolgente dal titolo “Costruire inclusione attraverso luoghi, paesaggi e culture”. Entrambi i laboratori hanno offerto strumenti concreti agli insegnanti, dimostrando come la geografia possa essere un potente veicolo di inclusione. Anche l’arte ha avuto il suo spazio con il laboratorio “Un ponte d’arte per la costruzione del noi” di Rosetta Carlino e Giuseppe D’Ambrosio dell’IC “Cappuccini” di Brindisi, dove arte e geografia si sono intrecciate in un percorso educativo volto a costruire un’identità condivisa. Questi solo alcuni dei numerosi laboratori che si sono susseguiti.

In definitiva, il 66° Convegno Nazionale dell’AIIG non è stato solo un’occasione per affrontare le sfide e le opportunità nell’insegnamento della geografia, ma si è trasformato in una vera e propria fucina di idee e buone pratiche, dimostrando come l’inclusione possa essere declinata in modi innovativi e concreti. L’inclusione è stata concepita non solo come un adeguamento didattico per studenti con bisogni educativi speciali, ma come una visione che coinvolge tutte le forme di diversità: culturale, sociale, linguistica e religiosa. In questo senso, l’educazione geografica si pone al centro di un progetto più ampio di inclusione scolastica e sociale, in grado di formare cittadini consapevoli, critici e responsabili, capaci di affrontare le sfide globali con sguardo attento al locale.

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Scrive...

Angela Caruso Docente nella scuola secondaria di primo grado e dottore di ricerca in "Studi Umanistici" presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio". Membro direttivo del CIDI di Pescara. Redattrice di Insegnare.

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